name='description'/> Parle Serie Blog: marzo 2014

31 mar 2014

Arte 1

In questo numero di Parle Serie metteremo da parte l'arte figurativa per addentrarci nell'arte letteraria.
Inizieremo con dei poeti in erba scoprendo, tramite le loro parole, Marco Salvatore, Marco Di Cioccio, Mario Coccovilli e JC.
I poeti con i loro versi cercano di denunciare l'assenza di un filo conduttore in questo cammino ad occhi chiusi del genere umano, un'assenza che può essere l'amore, che può essere la verità oppure più semplicemente un semplice, ma chiarificatore, esame di coscienza collettivo.
Questa denuncia a volte è velata da ricordi e romanticismi ed a volte è chiara come un raggio di luce che penetra una stanza buia, ma senza che io mi dilunghi in giri di parole, vi lascio alle poesie, alla loro lettura ed alla vostra personale analisi...buona lettura!

Arte 2

Dopo esservi cimentati nella lettura e, spero, nell'analisi delle poesie presentate in questo numero, adesso passiamo alla letteratura ricordando innanzitutto la recente uscita del libro “Io sono Mia” della giovane scrittrice nostrana Martina Santangelo che sta avendo già un grande riscontro di vendite.
Questo mese Luigi Di Loreto vi presenterà un grande scrittore francese contemporaneo, Daniel Pennac, introducendovi al ciclo di Malaussène per spronare tutti ad una buona e svagante lettura transalpina.

30 mar 2014

Apicoltura Colle Salera


Situata a Pratola Peligna, questa attività è nata nel 1979 grazie alla curiosità di Walter Pace, titolare dell’azienda, che lo ha spinto da subito a frequentare corsi di formazione in Italia ed all’estero, a conseguire l’abilitazione di assaggiatore di miele, con relativa iscrizione all’albo Nazionale degli Assaggiatori e a formarsi inoltre, per l’allevamento di api regine. Fare apicoltura, spiega Walter, nasce da una passione per tutto ciò che avvicina l’uomo al mondo animale e vegetale. Affascinato dal fantastico universo delle api, dalla loro organizzazione perfetta di società, costruì la sua prima arnia nel 1979 con un solo obiettivo in testa: imparare tecniche e metodi per gestire le api. Nel 1983 partecipò al primo corso per assaggiatori di miele, settore nel quale poi si è abilitato. Diventare assaggiatore gli è stato di grande aiuto nel corso negli anni per riuscire a commercializzare il prodotto nel migliore dei modi. 

Il Diritto allo Studio negato, in Abruzzo solo 400 posti letto pubblici


I posti letto pubblici per gli studenti fuori sede, ovunque in Italia, sono di competenza della Regione. L’Adsu (azienda per il diritto allo studio) è un ente strumentale della Regione, ovvero, è l’ente che gestisce tutto ciò che concerne il diritto allo studio regionale: residenze, mense, borse di studio. 
L’Adsu si dota come ogni ente di un consiglio di amministrazione che gestisce i fondi stanziati dalla Regione e attraverso criteri di merito e reddito attribuisce posti letto gratuiti nelle strutture comunemente dette “Casa dello Studente”. La situazione posti letto pubblici in Abruzzo è a dir poco insufficiente.

29 mar 2014

Uscire dal social


La politica è l’attività di specifiche persone volta a sviluppare ed amministrare un determinato territorio, che può andare da uno stato nazionale fino ad un piccolo comune di poche centinaia di abitanti; compito, quindi, che può cambiare notevolmente in misure di grandezza, ma non certo nella sua sostanza: migliorare le condizioni di vita della propria società. Le responsabilità di determinati soggetti su altrettante determinate questioni è netta e specifica, ancor di più lo diventa nei periodi di difficoltà; è storia ed è soprattutto cosa buona e giusta che il popolo nei periodi difficili incalzi la classe dirigente, per pretendere modifiche strutturali nei campi considerati amministrati in malo modo o semplicemente per pretendere misure mirate a migliorare il tenore di vita base.

Racconti di migrazione

Keti, 30 anni e due patrie.

Quando mi è stato proposto di parlare della mia storia di migrazione, ho subito accettato, entusiasta di raccontare un bel viaggio, che ripercorre le tappe miliari della mia vita.
Mi chiamo Keti ed ho 30 anni. Da 23 vivo in Italia. Sono arrivata qui quando di anni ne avevo 7, insieme ai miei genitori e a mio fratello Andi, che di anni ne aveva 2.
Tutti si ricorderanno di quelle navi o carrette del mare, del grande esodo di persone che cercavano in tutti i modi di poter raggiungere le coste pugliesi, per inseguire il sogno italiano, diventare milionari come negli show televisivi, assaporare il profumo dell’Europa e della libertà.

28 mar 2014

Sulmona, gli anni grigi del risveglio da un sogno


Fino a qualche anno fa, prima che l’abolizione delle province diventasse una sorta di panacea dei mali italiani, qualcuno non solo auspicava che Sulmona diventasse capoluogo, ma addirittura presentava la richiesta perché lo diventasse davvero. Il senatore Rotondi, campano, aveva presentato nel 2007 la proposta perché venisse istituita la provincia di Sulmona (e, a dire il vero, anche quella di Avezzano e quella dei Marsi, dimostrando con questo anche un po’ di confusione). Avevano anticipato la proposta di Rotondi il senatore Battisti della Margherita nel 2002, e i deputati Saia, Saraceni e Aracu nel 2001, con un’azione trasversale sinistra-destra. Nel 1987 ci aveva provato anche il senatore Salerno, lucano in quota DC.

Dalle motivazioni addotte per l’istituzione della provincia di Sulmona si possono trarre degli spunti interessanti. Nel 2002, nel disegno di legge del senatore Battisti, si parlava di necessità di costituire la provincia “per rispondere ad un criterio di vicinanza dell’istituzione provinciale ai cittadini” e per migliorare l’efficienza della stessa.

Monte San Cosimo e la ripartenza industriale della Valle Peligna


Quante promesse ci ha fatto la politica? In quante campagne elettorali ho ascoltato candidati, poi eletti, che prendevano impegni concreti  ma di concreto abbiamo avuto solo le chiacchiere! Sta di fatto che sul deposito militare di Monte San Cosimo non si caccia un ragno dal buco. Eppure bisogna sapere che:
Alcuni anni fa mi capitò sottomano una lettera inviata da un prete di Pratola allo scrittore Ignazio Silone :"...un solo caso mi brucia ancora: ai contadini di Pratola gli hanno rubato il terreno al tratturo per farci il polverificio e dopo 30 anni non gli hanno ancora pagato i quattro soldi del terreno, e se glieli pagheranno gli daranno 50.000 lire che prima ci ricompravano un altro terreno e adesso ci comprano soltanto un vestito e un pacchetto di sigarette ! -maggio 1969-".

27 mar 2014

Un tuffo nello spreco


Doveva essere un vanto per tutta la comunità, invece vi ha suscitato solo biasimo.
Nei proclami di chi volle costruirla, la piscina comunale avrebbe donato prestigio a Pratola Peligna e dato la possibilità alla gente di tutta la valle di poter nuotare. Alla fine però, si è trasformata solo in un fardello per gli anni seguenti. In questo numero ripercorreremo questa vicenda, durata più di vent’anni.

Un territorio da riqualificare


La valle peligna, si sa, è un territorio assai strano, con molte potenzialità lasciate perire, con una vasta superficie ma tanti paesi a sé stanti, con prodotti tipici messi in risalto solo nelle sagre paesane.
Quello che finora è mancato, nella valle come in italia, è la visione d’insieme e il fare squadra. È mancata la capacità di avanzare una proposta unica, accontentando tutti proporzionalmente.
Basti pensare, per esempio, ai FAS: i comuni avrebbero dovuto semplicemente presentare un progetto su come spendere svariati milioni di euro stanziati dalla regione per portare un po’ di ossigeno in questa valle che non ne ha più. A poco dalla scadenza dei termini, ancora un nulla di fatto. Basti pensare al tribunale: la battaglia in sua difesa avrebbe dovuto unire tutti i comuni e tutte le varie categorie ma ha messo in mostra profonde spaccature sociali. Un fondamentale presidio di legalità che fa solo bene al territorio trasformato in uno scontro tra categorie. Basti pensare al movimento “ripensiamo il territorio” che da anni porta avanti l’idea di riorganizzare i peligni rendendoli più forti; tante le adesioni di partiti, forze sociali e varie sigle, soprattutto durante le votazioni, ma pochi i passi avanti. Basti pensare a Sulmona che dovrebbe essere il paese guida della nostra valle, dilaniata dal quinquennio federico e, ora, dal blocco dell’amministrazione, complice un peddì medioevale. Basti pensare alle regionali e alla valle che si presenta senza una candidatura forte.  Qualcuno spesso dice che la colpa sia della politica ma ogni popolo ha i rappresentanti che merita, anche a livello locale.
Tanti under 40 sono costretti ad emigrare, e molti lo faranno, non riuscendo a intravedere un futuro all’orizzonte; sia chi avrebbe solo voluto una vita tranquilla a pratola, sulmona, raiano, sia chi, in questo territorio, avrebbe voluto investire la propria vita e i propri interessi.  La valle peligna lentamente si sta svuotando di persone e di speranza, cerchiamo di non essere complici di tutto ciò.


Mattia Tedeschi

Edizione di Marzo 2014


6 mar 2014

Attualità















DEL SIGNIFICATO DELLO SPORT. CRONACHE DAL MONDO DEL RUGBY


Sabato 22 Febbraio 2014, nonostante la mia lunga permanenza in una delle capitali del rugby italico, L'Aquila, per la prima volta ho assistito ad una partita dello sport per omaccioni dall'animo nobile.
Per uno come me, che ricorda ancora un accoltellamento ad una natica di un tifoso, reo solo di tifare la squadra sbagliata, nei corridoi che conducono all'uscita della tribuna Monte Mario (biglietto 80/90 euro), allo Stadio Olimpico di Roma. Per uno come me, che si spostò in tempo dalla carica dei tifosi del Pescara che assalirono una macchina di tifosi della Salernitana, che accidentalmente si ritrovarono nei pressi della curva nord dell'Adriatico. Per uno come me, che si è ritrovato fra le diatribe interne della tifoseria del Giulianova. Per uno come me, che è uscito scortato dai carabinieri dallo stadio di Sant'Omero e che poi, nella partita di ritorno a Pratola, ha ruggito parole di rabbia, quando il comandante dei carabinieri ha condotto fuori dall'Ezio Ricci, il più acceso dei sostenitori avversari.

Quando il “campanilismo” diventa digitale



Ci sono i bar e la sala giochi, il campetto e la chiesa. I soprannomi delle famiglie e i personaggi che, in paesi o in rioni, sono le vere autorità (altro che sindaco), il maestro severo ma giusto, il sacerdote che giocava a calcio con i bambini, il negoziante che tutto sapeva e di tutto s’impicciava. Ritratti e cartoline del passato che hanno invaso Facebook grazie alla moda del “Sei di….se”: partita in sordina qualche settimana fa, ora sembra aver contagiato gli italiani presenti sul social. Partecipare è facile: basta creare un gruppo o una pagina con il titolo “Sei di…se”, aggiungere al posto dei puntini il nome del paese e condividerlo con un po’ di amici.

3 mar 2014

LETTERA INVIATA DALLA U.S.D. PRATOLA CALCIO 1910 A PARLE SERIE


Ho apprezzato sin dal primo giorno la bellissima iniziativa intrapresa da voi giovani Pratolani di realizzare il mensile “PARLE SERIE” ed infatti ho sempre letto con molto interesse tutti gli articoli, soffermandomi principalmente sugli articoli riguardanti la cronaca sportiva, visto che mi coinvolgevano indirettamente come Presidente della Società U.S.D. Pratola Calcio 1910.