name='description'/> Parle Serie Blog: Arte 1

31 mar 2014

Arte 1

In questo numero di Parle Serie metteremo da parte l'arte figurativa per addentrarci nell'arte letteraria.
Inizieremo con dei poeti in erba scoprendo, tramite le loro parole, Marco Salvatore, Marco Di Cioccio, Mario Coccovilli e JC.
I poeti con i loro versi cercano di denunciare l'assenza di un filo conduttore in questo cammino ad occhi chiusi del genere umano, un'assenza che può essere l'amore, che può essere la verità oppure più semplicemente un semplice, ma chiarificatore, esame di coscienza collettivo.
Questa denuncia a volte è velata da ricordi e romanticismi ed a volte è chiara come un raggio di luce che penetra una stanza buia, ma senza che io mi dilunghi in giri di parole, vi lascio alle poesie, alla loro lettura ed alla vostra personale analisi...buona lettura!


Che fare?

Ho cercato il pastore tra le pecore smarrite ma ho incontrato solo lupi affamati, pronti ad affondare le zanne sui compagni, pronti ad abusare di un potere indegno, pronti a puntare il dito su chi non ha potuto controbattere ed inevitabilmente soccomberne. Una volta, tempo fa, credevo che solo Dio potesse giudicare, distruggere se necessario… Ma a chi serve Dio, oggi che la scienza ha scansato la fede? Abbiamo tutte le risposte in uno schermo, conosciamo ciò che va oltre i confini della terra, abbiamo toccato il suolo della luna, ma tuttavia non conosciamo noi stessi. Il pastore è tra i lupi, conformato, marionettato come le pecore, troppo deboli per potersi opporre. Non c'è dialogo, non ci si confronta guardandosi negli occhi, non si conquista più una donna con una poesia, non con una rosa. Ci è stato regalato un mondo nuovo, un mondo virtuale dove tutti si conoscono ma nessuno parla con nessuno; puoi urlare a tutti che sei vivo ma saranno grida sorde, impercettibili nel mondo reale. Le piazze sono vuote, silenziose.. che fare?.. Ho camminato tra la folla, alla ricerca di un volto. Ma ho trovato soltanto il nome istituzionalizzato di una libertà, ordini fatti portavoce di un miglioramento, una realtà che ha celato l'inganno davanti ai nostri occhi.

Marco Di Cioccio

NEL VENTO

Cessa la pioggia,
un raggio di sole traspare
 tra le nuvole.
Lo sguardo si perde oltre
le montagne,
rapito da uno spasmo
d’arcobaleno,
dal ricordo amaro
di una poesia sussurrata,
la poesia di un’amore
incisa nel vento,
che non finirà mai
di soffiare..

M

ANIMA

Cammino solo per la strada
della storia come colui che
cerca invano il perché.
Continuerò a cercare senza speme.
Incontro anime che non tocco
come fossi fantasma con mani vuote.
Le anime mi sfiorano senza vedermi.
Son lo spirito del castello della mia vita.
stretto tra le mura del tempo.
La porta che conduce alle altre anime
è chiusa.
La speranza del ritorno è vana

Marco Salvatore

  
CERCANDO ME

Tento di scrivere il libro della storia
cercando me.
Cammino nel passato e
navigo nel mare dell’anima
cercando me.
Aspetto il tramonto e
spero nell’alba
cercando me.
Accolgo la luce
come fiore
cercando me.
Anelo l’aria
come subacqueo
cercando me

Marco Salvatore

 LIBERA

Stringi nelle mani una farfalla che volerà al tuo tocco.
Allargherà le possenti ali.
Si allontanerà piano dal tuo sguardo.
Nel cielo limpido se ne andrà sicura.
A volte sbanderà nel cammino, ma memore del passato duro
si rimetterà sulla strada.
Falla volare libera da te e non legarle l'ali con fili scuri.
Taglia i vincoli stretti che si trasferiranno nel cuore.

Marco Salvatore

BUIO

Alla fine non c’è fine
l’inizio è solo un punto
in sospeso sul nero
profondo
piccolo
d’universo sconsolato
così,
a chi lo invoca sfugge
e ogni luce è lontana
e il buio ci macchia in viso.

JC

FINGERE

Cuori di luce
persone migliori
bicchieri mezzi pieni
di ghiacci incolori
discussioni amorfe
tra lucide finzioni
corpi minuti
in forme perfette
 di zigomi e cosce
 e seni affacciati
visi barbuti
in sogni d’amore
poesie e canzoni
ognuna per se
domani quest’io
si sveglierà morto.

JC

MAC-EDONISMO

Umide pelli si sfiorano
calde mani si sfuggono
i capelli si intrecciano
mentre i petti si esaltano
profumo di panna
rumore di pesche
macedonia di emozioni

Sul finale di stagione
l’inizio dell’estate
con Musica di fragole
 e lamponi danzanti.
Banane banali
ci girano intorno
 nella festa del sogno
dalla  afa febbrile

Il gelato cade squagliato
e Il bimbo piange
lui che è amore
ciò che resta è uomo acerbo
troppo troppo
per questo maturo sole.

JC


AMALA

Aria..
Leggera, riempie il vuoto..
Aria..
Muta, racconta la sua storia
e Angoscia cede al suo respiro.


Mario Coccovilli

1 commento :

Anonimo ha detto...

Il grandissimo ritorno di J C !!!