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5 apr 2014

Waiting for Brasil… (1° puntata)

Dopo averci scherzato su con il carro di Carnevale organizzato dalla nostra associazione, adesso è tempo di cominciare a fare sul serio. Ebbene sì, tre mesi scarsi e poi sarà già tempo di Mondiali. Un evento attesissimo, probabilmente la competizione più coinvolgente ed emozionante, capace come nessuna di cancellare le rivalità di club e unire tutti attorno ad un’unica maglia, quella azzurra nel nostro caso. Per questo, abbiamo ideato una rubrica denominata “Waiting for Brasil…”, all’interno della quale vi daremo un’ampia panoramica delle squadre qualificate dividendole a seconda dei gironi. Andremo ad analizzare le rose, le aspettative e le possibili sorprese che ci attendono nella rassegna brasiliana. In questa prima puntata, partiamo dai primi tre gironi di qualificazione.


GIRONE A (tra parentesi la posizione nel Ranking FIFA):
E’ il raggruppamento che ospita i padroni di casa del Brasile (9°), che non dovrebbero avere grossi problemi nel qualificarsi agli ottavi, visto che avversari come Croazia (16°), Camerun (46°). e Messico (21°) non incutono certo grossi timori.
BRASILE – Sono i favoriti per tante ragioni. Oltre ad essere il Paese ospitante, ed avere dunque tutto il pubblico dalla propria parte, sembrano avere la rosa adatta per salire sul tetto del mondo. La difesa è blindata da gente come Thiago Silva, David Luiz e Dante, con Dani Alves e Marcelo a dare velocità alle fasce. Dalla cintola in su, calciatori del calibro di Oscar, Lucas e Paulinho posso regalare quel brio e quell’imprevedibilità che può risultare letale, mentre in avanti tutti attendono la consacrazione di Neymar, più maturo dopo un anno in Europa. A tutto ciò aggiungete il fatto che hanno vinto la scorsa estate la Confederations strapazzando la Spagna, e che non vincono il Mondiale da 12 anni, mescolate il tutto e capirete perché questo potrebbe essere l’anno dei verdeoro
CROAZIA – Non hanno il favore dei pronostici, ma si sono sempre ben comportati in campo internazionale. Un mix di gioventù ed esperienza per mister Niko Kovac, che può contare su elementi come Srna, Modric, Mandzukic e Rakitic oltre agli “italiani” Vrsaljko e Kovacic. Nella lotta al secondo posto partono un pelino davanti agli altri
CAMERUN – Sulla carta la rosa non è malvagia, potendo annoverare tra le proprie fila N’Koulou (richiestissimo dalle big italiane), Chedjou e Assou-Ekotto in difesa, e l’esperienza di Song in mediana. Tutto, ovviamente, dipenderà dalla grinta e dai gol di Samuel Eto’o, l’unico davvero in grado di far fare il salto di qualità a questa squadra
MESSICO – Appaiono i meno quotati del girone, con una rosa non buonissima fatta per la maggior parte da calciatori militanti nel campionato messicano. Poca esperienza internazionale dunque, e una tattica di fondo: palla lunga a Chicharito Hernandez e preghierina al cielo, nonostante la punta non stia attraversando una grande annata allo United
CHI PASSA: Brasile e Croazia

GIRONE B:
Girone di non facile lettura, con due armate come Spagna (1°) e Olanda (10°) messe al cospetto di Cile (14°) ed Australia (53°).
SPAGNA – Sono i campioni in carica e il loro ciclo non dà segnali di cedimento. Giocano ormai lo stesso calcio da tanti anni, ma in pochissimi hanno capito come fare per fermarli. La recente amichevole contro l’Italia è stata una conferma in questo senso, e quando puoi contare su una truppa ampia e di qualità di questo tipo è tutto più semplice. Basta vedere il ruolo di portiere, conteso da tre fuoriclasse come Casillas, Valdes e Pepe Reina. In mezzo al campo poi, ai soliti Piquè, Ramos, Xavi, Iniesta, Xabi Alonso, Fabregas ecc… si aggiunge la novità Diego Costa, che garantisce quei centimetri che mancavano agli spagnoli in fase offensiva. L’occasione per il bis mondiale è forte, e state certi che la truppa di Del Bosque farà di tutto per centrare l’obiettivo
OLANDA - L’eterna incompiuta. Arriva ai grandi appuntamenti con enormi aspettative, salvo poi raccogliere delusioni su delusioni. La gioia della vittoria nell’Europeo del 1988 resta l’unica gemma in un palmares troppo deficitario, con la sconfitta nella finale mondiale di 4 anni fa che brucia ancora. Gli oranje ci riproveranno in questa edizione, nonostante una difesa non affidabilissima e la recente perdita di Kevin Strootman. Gli assi nella manica? Snejder, Robben e Van Persie, ai quali si unisce il fiuto del gol di Huntelaar e l’esperienza di Dirk Kuyt e Van Der Vaart.
CILE – Può rappresentare una delle grandi sorprese del torneo. E’ una squadra veloce ed imprevedibile, che fa della rapidità la sua arma migliore. Gli elementi di spicco li troviamo dalla mediana in su, e rispondono al nome di Arturo Vidal, Mati Fernandez, Isla, Edu Vargas, Alexis Sanchez e Mauricio Pinilla. Un pezzo d’Italia dunque trapiantato nel cuore della Roja
AUSTRALIA – La Nazionale dei canguri è in una fase di transizione. Non è certo ai livelli del 2006, quando fece tremare l’Italia agli ottavi di finale, ed in effetti dando uno sguardo alla rosa nomi importanti non se ne trovano. E se il calciatore più costoso (fonte Transfermarkt.it) è il terzino 32enne Luke Wilkshire della Dinamo Mosca, è facile capire che per i Socceroos le speranze di passare agli ottavi sono molto basse
CHI PASSA: Spagna e Olanda

GIRONE C:
Molto più equilibrato invece il gruppo C, che vede scontrarsi  Colombia (5°), Costa D'Avorio (23°), Grecia (12°) e Giappone (50°).
COLOMBIA – Altra outsider terribile, che dovrebbe agevolmente vincere il proprio raggruppamento. Sarà la classica mina vagante della competizione, che cercherà di confermare i progressivi miglioramenti mostrati durante le ultime annate e di migliorare il raggiungimento degli ottavi di finale, ad oggi il miglior risultato di sempre raggiunto nel ‘90. Tantissimi gli “italiani” che difenderanno la maglia dei Cafeteros : Yepes, Zapata, Armero, Guarin, Cuadrado, Ibarbo e Muriel. E’ innegabile però che la quasi certa assenza di Radamel Falcao toglie tantissimo alla squadra di Pèkerman
COSTA D’AVORIO – Squadra da prendere con le molle. Alla terza partecipazione ad un Mondiale, ha la concreta opportunità di qualificarsi per la prima volta nella sua storia alla fase ad eliminazione diretta. Sotto la sapiente guida dell’ex mediano di Parma e Inter Lamouchi, gli Elefanti possono dire la loro grazie ai fratelli Tourè, al ritrovato Gervinho, all’ex Chelsea Kalou e soprattutto a Didier Drogba, le cui spalle dovranno reggere l’intero peso offensivo della truppa africana
GRECIA – Si contenderà il secondo posto con la Costa D’Avorio. Alla terza partecipazione così come gli africani, presentano una rosa discreta e praticante un calcio in netta ascesa, come dimostrano anche gli ottimi risultati dell’Olympiakos in Champions League. Non saranno la sorpresa come avvenuto all’Europeo del 2004, ma hanno comunque buone individualità sparse in tutte le zone del campo: Sokratis e Torosidis dietro; i bolognesi Kone e Lazaros, il genoano Fetfatzidis e l’eterno Karagounis a centrocampo; Samaras e bomber Mitroglu in avanti
GIAPPONE – La formazione allenata dal nostro Zaccheroni parte come fanalino di coda del girone. Ha dimostrato tutti i propri limiti già l’estate scorsa durante la Confederations Cup, quando arrivò ultima nel girone dell’Italia battuta anche dal non irresistibile Messico, e non sembra poter fare molto meglio stavolta. Capitan Nagatomo, Honda, Kagawa ed Okazaki gli uomini chiamati a far fare il salto di qualità ai Samurai.
CHI PASSA: Colombia e una tra Costa D’Avorio (favorita) e Grecia


Luigi Polce

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