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23 nov 2013

Scienze

Bocciatura definitiva per il metodo stamina

Bocciatura ufficiale per la sperimentazione del presunto metodo terapeutico proposto dalla Fondazione Stamina di Davide Vannoni. Il Ministero della Salute ha, infatti, deciso di non proseguire oltre dopo il parere negativo sia del comitato scientifico sia dell'Avvocatura di Stato. 
"Mi sarebbe piaciuto molto che questa vicenda avesse avuto un epilogo diverso, ma il metodo Stamina non ha i requisiti per la sperimentazione", ha dichiarato il ministro Beatrice Lorenzin durante la conferenza stampa tenuta per annunciare la decisione di bocciare la serie di test che avrebbero dovuto valutare l'eventuale efficacia della proposta terapeutica di Vannoni, basata sull'infusione nei pazienti di staminali. I motivi della bocciatura sono quattro; 1) un'inadeguata descrizione del metodo, visto che nei documenti presentati da Stamina per la sperimentazione manca una descrizione del differenziamento neurale delle cellule.2) Poi c'è un'insufficiente definizione del prodotto, "sia perché le cellule da iniettare non sono definite in maniera corretta, sia perché non viene presentato alcun saggio funzionale che ne dimostri le proprietà biologiche; in difetto di questa adeguata caratterizzazione e dei pochi controlli di qualità, vi è un problema sia di efficacia del trattamento, per la difficoltà di riprodurre il metodo, sia di sicurezza", si legge nel documento. 3) la mancanza di un piano di identificazione, screening e testing dei donatori, con conseguente esclusione della verifica del rischio di malattie e agenti trasmissibili", tra i quali il virus HIV. 4) Infine, ci sono rischi di fenomeni di sensibilizzazione anche gravi (per esempio encefalomielite, come specifica il documento ministeriale) dato che il protocollo presentato da Stamina prevede somministrazioni ripetute. E c'è anche il rischio di iniezione di materiale osseo a livello del sistema nervoso, dato che non è prevista la filtrazione delle sospensioni ottenute dal materiale di partenza, la carota ossea. La decisione del ministro Lorenzin evita, dunque, che l'Italia si aggiudichi il primato di unico paese che autorizza sperimentazioni prive dei requisiti di trasparenza e finanziate con denaro pubblico, Duro il primo commento da parte del presidente di Stamina Foundation: ''Me lo aspettavo - ha detto Vannoni - d'altronde è evidente che il comitato non fosse imparziale''. Netta la posizione espressa da Vannoni ''Non mi aspettavo niente di diverso dal comitato scientifico. Credo che non sia comunque un comitato imparziale, visto che il 70% dei suoi membri si era espresso contro il metodo Stamina prima ancora di essere nominato all'interno del comitato. Se così stanno le cose - ha quindi annunciato - Stamina farà ricorso al Tar in merito alla nomina di precise personalità, non imparziali, all'interno del comitato''. Plaude al comitato l'Associazione Luca Coscioni: ''Non c'è metodo scientifico, non c'è rispetto delle regole dietro il metodo di Davide Vannoni. Il ministro Lorenzin,afferma il segretario dell'associazione Filomena Gallo,non può non prendere in considerazione la relazione degli esperti: dunque deve bloccare l'inizio della sperimentazione''.



Giuseppe Natale

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