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23 nov 2013

Parle Serie incontra

Angelo Spina

“Parle Serie incontra” è il nome scelto per un ciclo d’incontri e convegni che il nostro mensile intende organizzare al fine di creare un dibattito su temi rilevanti di cronaca, cultura, arte, politica, spettacolo e così via. Nel primo appuntamento, svoltosi il 19 ottobre alla presenza di numerose persone, il nostro mensile ha incontrato Angelo Spina, Vescovo di Valva
 e Sulmona. Le domande preparate dalla nostra redazione, come avrete modo di leggere, si sono concentrate principalmente su temi locali, come il tribunale e l’ospedale, e su temi di più ampio respiro come la sessualità, i casi di pedofilia nella chiesa e la famiglia nella società moderna. Il Vescovo si è mostrato molto disponibile ma, causa tempi ristretti, non si è avuta la possibilità di integrare alcune domande. Dopo l’intervista potrete leggere un commento di un partecipante all’incontro che ha deciso di scriverci per dire la sua. Buona lettura.
Mattia Tedeschi


Ci può illustrare la posizione della Diocesi Sulmona Valva sulla realizzazione del megagas metanodotto Snam con centrale di spinta a Sulmona?
Questo Vescovo ha scritto tanto, ha detto tanto, ha fatto interventi televisivi. Il nostro territorio è il polmone verde dell’Europa con i suoi 4 parchi, un mondo ricchissimo di acque e di bellezze naturali; come si  fa a realizzare uno snodo del metano in prossimità del cimitero di Sulmona? Siamo in una terra che ha ballato nel passato e continuerà a ballare! I miei amici scienziati mi dicono di tirare fuori la statua di Sant’Emidio (protettore contro il terremoto), ora mettere uno snodo così … noi non sappiamo come reagirà al terremoto! E’ vero che dobbiamo avere uno sviluppo, ma ci vuole uno sviluppo ecocompatibile! Per questo dico no! Noi siamo per il no a questa centrale!
Ci può illustrare la posizione della Diocesi Sulmona Valva sulla dequalificazione e drastico ridimensionamento dell’ospedale di Sulmona?
Ho fatto aprire una pagina sul giornale Avvenire e ho riportato il dibattito non in ambito locale, ma nazionale. Quando in un ospedale come quello di Sulmona togli i Primari nei reparti, quando vai in ospedale chi ti cura? Allora questo ospedale diventa una piccola infermeria, un piccolo campo, ma non un ospedale! Anche se verranno fatte delle strutture a che servono? E’ vero che ci servono strutture efficienti sicure e antisismiche ma ci vogliono i Primari che garantiscono l’eccellenza per curare 60000 persone. Prima avevamo alcuni Primari nei reparti, ma adesso che sono andati in pensione non sono stati rimpiazzati. Questa non è giustizia sociale!
Ci può illustrare la posizione della Diocesi Sulmona Valva sulla smilitarizzazione di Monte San Cosimo e la sua riconversione ad uso civile?
Penso che tutti i luoghi che sono stati arsenali di guerra debbano diventare arsenali di Pace!
Ci può illustrare la posizione della Diocesi Sulmona Valva sull’annunciata chiusura del Tribunale di Sulmona?
Il Tribunale di Sulmona è importante. Prima che si recassero dal Ministro della Giustizia Cancellieri, io ho scritto una lettera al Presidente del Tribunale a nome di tutti i parroci di tutta la Diocesi dove chiediamo che questo Tribunale non venga chiuso; la sua chiusura significa creare disagi alle persone: pensate che per chi deve partire da Ateleta per recarsi al Tribunale dell’Aquila ci vogliono due ore di viaggio all’andata e due al ritorno, mentre per arrivare a Sulmona ci vogliono solo tre quarti d’ora! Il discorso è che viene tolto un presidio sul territorio che è un segno di Identità: togli il tribunale, togli l’ospedale, togli … e che ci rimane? Noi abbiamo diritto a vivere, non a morire!
Quanto riceve la Diocesi dall’ 8x1000 ? Come viene Speso ?
La nostra Diocesi di Sulmona Valva riceve circa 480000 euro per due cose: la prima per l’edilizia di culto; ossia la costruzione, la manutenzione delle chiese e la cura  dei suoi beni architettonici. Questi sono beni di tutta l’umanità, e la Chiesa questi beni li preserva! Pensate al vostro santuario ci sono i dipinti di Teofilo Patini e di un artista pratolano che si chiama Amedeo Tedeschi. Un’altra parte di questo 8x1000 la spendiamo per l’attività pastorale: per i giovani, per le famiglie, per la comunicazione sociale (abbiamo un giornale diocesano che distribuiamo gratuitamente e una rubrica televisiva settimanale). Abbiamo un’attenzione particolare per la formazione (vedi la scuola di teologia e la scuola all’impegno sociopolitico). 360000 euro vengono invece spesi per la Carità: abbiamo una mensa della Caritas, oltre al pranzo giornaliero diamo la possibilità di portare a casa il cestino per la sera. Ogni anno distribuiamo circa 11000 pasti. Noi abbiamo come Diocesi 5 case per anziani con circa 140/150 anziani di cui molti prendono la pensione di 420 euro e non possono pagarsi una retta e la Caritas provvede a pagargli la retta. Poi abbiamo l’assistenza alle persone malate. Poi la Caritas interviene su tante situazioni personali, quelle serie, autentiche. Le spese che noi facciamo le pubblichiamo ogni anno sul bollettino diocesano. Lì viene scritto tutto nella massima trasparenza!
Se volete sapere lo stipendio del Vescovo: il mio stipendio è di 650 euro mensili. Questo è quello che mi da l’ufficio per il sostentamento clero. Io vivo da solo, non ho un autista e provvedo per me stesso alla pulizia e alla gestione della mia abitazione.
Cosa ne pensa della possibilità di tassare i beni ecclesistici?
Penso che lì dove la Chiesa possieda dei fabbricati e questi non sono utilizzati per scopi sociali, dove ad esempio vengono affittati i locali e da questi si ricava un guadagno, lì bisogna pagare allo Stato ciò che gli è dovuto!  Al contrario, per tutti gli edifici che vengono utilizzati per scopi sociali e no profit, non credo sia giusto tassarli! D’altra parte succede così anche per gli edifici di proprietà dello Stato.
Alla luce dell’apertura di papa Francesco vorremmo capire perché la Chiesa si pone con tanta asprezza nei confronti della sessualità, ma non condanna allo stesso modo atteggiamenti ben più nocivi per l’uomo come il fumo, l’alcool, l’eccesso di cibo… che spesso caratterizzano membri della chiesa stessa?
La Chiesa ha una visione dell’uomo così bella e così grande, la Chiesa mai disprezza la sessualità! La sessualità è un dono di Dio. Ma la sessualità va usata bene altrimenti crea disordine nella vita degli uomini. Voi la dareste in prestito la vostra fidanzata ad un altro ragazzo? Vedete che le regole sulla sessualità le mettiamo noi stessi!  Quando la Chiesa dice no, non è un no per escludere, ma un no per crescere. Non bisogna volere un bene possessivo, un bene egoista. Se vuoi bene ad una ragazza non la usi. Ricordate che le persone non sono oggetti: non è “prendi, usa e getta” ma è “rispetta e dai un valore”! Questo vuole dire la Chiesa. La sessualità serve soprattutto a farti amare!
Perché gran parte dei vertici ecclesiastici ha fatto fatica a condannare i casi di pedofilia preferendo sminuire o risolvere le cose internamente senza rivolgersi alla legge?
La pedofilia è una cosa gravissima, GRAVISSIMA! Qui tolleranza zero! Che cosa è successo all’interno della Chiesa? Ci sono stati uomini di chiesa che hanno avuto atteggiamenti molesti nei confronti di minori! Se uno viene da me e mi dice quel prete ha abusato di quel ragazzo, io quel prete lo sospendo immediatamente.  Attenzione perché la pedofilia non è solo quella dei preti che è dello 0,04%, nella società è del 4% (inteso come un fenomeno dilagante). Questo significa che dobbiamo lavorare affinché non ci sia una sessualità deviata! Oggi la Chiesa ha una posizione molto chiara, se ci sono queste situazioni tolleranza zero! Il prete viene sospeso e poi se i genitori acconsentono alla denuncia ci deve essere un processo e la Chiesa collabora perché quella persona venga punita! Perché i danni che si subiscono da piccoli non si rimettono a posto più!
In una società in cui la famiglia assume sempre più caratteristiche diverse dal modello tradizionale perché la Chiesa esclude i divorziati, gli omosessuali, le coppie di fatto?
La Famiglia è fondata sul matrimonio! La stessa parola matrimonium significa compito della madre. Per fare un figlio ci vogliono 2 persone : un uomo e una donna! E dall’Amore di un uomo e di una donna nascono i figli. Il prossimo anno la Chiesa farà un sinodo per parlare proprio di questo: della Famiglia!



A cura di Tommaso Liberatore




Un altro modo di amare

Caro Padre Angelo, don Milani ci ha insegnato che bisogna essere franchi nel parlare. Alla fine Dio non ci chiederà se siamo stati credenti ma Credibili! Lei ha parlato con rispetto per l’Uomo, per la sua Dignità. Ha parlato bene del Bene Comune, ha parlato di preservare l’ambiente. Tutte queste cose le abbiamo apprezzate, ma ce ne sono altre della Chiesa che a noi proprio non ci garbano:
Innanzitutto, tanti pensano che quando si fa qualcosa per i poveri si fa loro un dono, ma non è cosi: quando si fa qualcosa per i poveri non si fa la carità ma si paga un debito con Dio. Non bisogna stupirsi se la Diocesi spende bene i proventi che riceve dallo Stato. L’8x1000 che la Chiesa “amministra”, è un debito verso Dio che parte direttamente dalle tasche di milioni di italiani. La Chiesa è solo il tramite, non il benefattore.
A proposito poi della tassazione dei beni ecclesiastici che non vengono utilizzati per scopi sociali o Pastorali, forse sarebbe giusto dire che sono proprietà superflue: nessuno è autorizzato a riservare a suo uso esclusivo ciò che supera il suo bisogno, quando gli altri mancano del necessario. Se a un Vescovo bastano 650 euro per sopravvivere, se un Papa sceglie due stanze a Santa Marta, ognuno faccia i conti con la propria coscienza. Tutto ciò che a noi non serve ad altri potrebbe salvare la vita!
Il preservativo protegge dal contagio delle malattie venere il 97% delle volte.  Per questo motivo, missionari e volontari, in Africa, distribuiscono migliaia di condom al giorno. Lo fanno per proteggere Povera Gente, mi creda:prostitute, coppie con un coniuge sieropositivo, orfani e ragazzi di strada.
Saremmo contentissimi di trovare una dottrina che dichiarasse lecito l'uso dei contraccettivi perché servono a rendere umana la condizione di milioni di donne che nei paesi sottosviluppati sono costrette a subire gravidanze su  gravidanze;  e poi abbiamo imparato che l’alta densità demografica nelle regioni povere del mondo causa la fame e la carestia.
Perché a quei giovani seminaristi che hanno gli stessi ormoni dei loro coetanei, le stesse emozioni,la Chiesa proibisce la sessualità ? La sessualità è un dono anche per gli uomini e per le donne di Chiesa (Dio non toglie a nessuno, e non chiede sacrifici in questo senso)! I casi di pedofilia avvengono per lo 0,04% nei seminari, negli oratori, nelle associazioni, negli istituti. Nella società civile il fenomeno appare ben più dilagante con il suo 4%! La maggior parte delle violenze e degli abusi avvengono dentro le mura domestiche e all’interno delle famiglie. Più che provare ad arginare allora bisognerebbe ripensare all’idoneità degli educatori.  Chiediamo la massima attenzione nella preparazione delle giovani coppie che decidono di formare una famiglia. Se non risultano idonee, la Chiesa dovrebbe avere almeno il coraggio di dire “questo matrimonio non s’ha da fare”!
Ci viene insegnato che le donne non devono essere trattate come oggetti. Quantomeno debbono essere pari all’uomo in tutte le intenzioni e in tutte le possibilità. Questo è un nobilissimo intento ma che purtroppo non appartiene alle donne di Chiesa. Ci piacerebbe un giorno vederne una cardinale!




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