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23 nov 2013

Musica


Le Classifiche di Parle Serie 
Gli Anni 60, non solo Beatles e Rolling Stones.


1 Captain Beefheart & His Magic Band - Trout Mask Replica (1969) Experimental Rock, Art Rock
Definito da quel fenomeno (reale, di internet o da baraccone, fate voi) di Piero Scaruffi (in parte reso celebre da Luttazzi nel professor Fontecedro) l’unico album Rock che valga veramente la pena di essere ascoltato, rappresenta l’anello di congiunzione tra il Blues e la malattia mentale. Ventotto schegge impazzite in cui la musica nera nata nei campi di cotone è rovesciata, contorta, destrutturata e poi ricomposta in una scia elettrica.
Prodotto da Frank Zappa, Trout Mask Replica miscela al Blues il Free Jazz degli anni sessanta, ma le sue continue sperimentazioni, che siano vocali, dei flauti o delle chitarre, di ottoni, sassofono, musette o corno, o semplicemente linguistiche, ne rendono quasi impossibile una precisa catalogazione e lo hanno reso uno degli album Rock più importanti e influenti che mai sia stato realizzato.

2 The Doors - The Doors (1967) Psychedelic Rock
“Padre! Sì figlio! Voglio ucciderti! Madre! Ti voglio fottere! Vieni, baby, rischia con noi e incontrami sul fondo del bus triste. Faccio un Rock triste, su un bus blu. Uccidi, uccidi, uccidi. Questa è la fine magnifico amico. Questa è la fine mio unico amico. La fine. Mi fa male liberarti ma tu non mi seguirai mai. La fine delle risate e delle dolci bugie. La fine delle notti in cui tentammo di morire. Questa è la fine.” Cosi finisce l’album  che ha dato via al mito, non servono altre parole.

3 Pink Floyd - The Piper at the Gates of Dawn (1967) Psychedelic Rock, Psychedelic Pop
L’esordio dei PF è anche l’unico e l’ultimo album nel quale forte è la presenza del diamante pazzo Syd Barrett. “Ci fu chi scrisse che la nostra musica era adatta a far saltare il cervello ed è esattamente quanto successe a Syd” dice Mason. La differenza tra Syd e chi ha fatto musica Psych Rock dopo di lui è tutta nella sua semplicità. Anche le cose più complesse suonavano lineari. Come ha detto lui stesso: “Credo che i testi, nelle canzoni, siano molto importanti, e credo anche molto nell'opportunità che il testo della canzone sia sfumato, articolato, favolistico, e si presti insomma a più significati, ma d'altra parte mi piacciono anche le canzoni semplici e immediate”. Questa era la sua forza, la sua arte. I Pink Floyd dopo di lui, sono un’altra band.

4 The Velvet Underground - White Light / White Heat (1968) Experimental Rock, Noise Rock
Nico, in continuo scontro con Reed, molla tutto poco prima di iniziare le registrazioni. Warhol si fa da parte (o è messo da parte?) anche lui per problemi stavolta finanziari avuti col frontman. L’album viene registrato con una qualità sonora indegna e a volumi altissimi ma la cosa non farà altro, col tempo, che rendere l’opera un caposaldo del regno Proto-Punk ed Experimental Noise. White Light/White Heat è la faccia splendida e affascinante e bellissima della morte che ci urla contro incazzata come non mai.

5 The Velvet Underground & Nico - The Velvet Underground & Nico (1967) Art Rock, Experimental Rock
Quando s'incontrarono nel 1965 a New York Lou Reed e John Cale, l'immagine tradizionale di musica si spezza e Arte e Rock cominciarono un processo storico di fusione. La decostruzione della forma canzone, delle ballate classiche, del tempo, della musica, trova qui la sua perfetta rappresentazione mescolata alla bellezza pura (a differenza del disco successivo). Un album e i Velvet Underground sono già nella storia come la band che ha cambiato la musica per sempre.

Silvio "Don" Pizzica

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