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23 giu 2013

Miscellanea

Giusto o sbagliato non può essere reato

Continua la dura persecuzione da parte delle forze dell’ordine verso i giovanissimi nostrani,  al fine di rinvenire sostanze stupefacenti, pensando così di fermare il crimine.
Pantaloni e mutande giù, guanti di lattice e perquisizioni genitali. Trattamenti degni di un criminale, che potrebbero essere inferti un giorno a un vostro figlio, o al figlio di un vostro amico, colpevole di che? Colpevole di farsi le canne e magari di alzarsi anche qualche soldo in più per il fine settimana, procurando erba agli amici. Tutto questo traffico clandestino non sarebbe necessario se, come sappiamo, la cannabis fosse regolarizzata dallo stato che ora la persegue in maniera fallimentare ed imbarazzante. Pseudo paladini della giustizia, fomentati fascisti, reprimono i più giovani, non vedendo, forse perchè non vogliono vedere, i criminali veri, che in realtà dirigono il teatrino. I giovani andrebbero tutelati e tenuti lontano da certi ambienti, sono vittime di uno stato che non dà altra scelta che quella di rivolgersi alla mala. E’ colpa vostra, della vostra superficialità nel trattare l’argomento, nonché dell’ignoranza in materia, se dei ragazzi adesso si sentono criminali.
La famosa guerra alle droghe iniziata più di cinquant’anni fa da gente spero ormai deceduta, deve finire, è finita o quasi negli states, mentre ovunque nel resto d’Europa si stanno facendo passi significativi verso la direzione giusta, quella della libertà personale. Purtroppo nei paesi sottosviluppati culturalmente come il nostro, parlare di legalizzazione suona ancora come un tabù per i politici in cerca di voti e per le signore occupate con la messa delle sei.
Il 6 giugno scorso fa sotto lo slogan “ Giusto o sbagliato non può essere reato” si è tenuta a Roma una manifestazione dal titolo “Tranquilli il sei giugno la pianTIAMO”, a sostegno di una proposta di legge per garantire ai malati e a chi ne ha bisogno, un più facile ed economico  approvvigionamento di materia, tramite la nascita di Cannabis social club (come esistono già in spagna). Questo poiché il prezzo per la cannabis terapeutica in Italia, si aggira intorno ai 150 euro al grammo ed inoltre i tempi di attesa sono lunghissimi. Naturalmente si è manifestato anche per una depenalizzazione del reato, ma di questo non ne ha parlato nessuno, lasciando i piccoli paesi come il nostro nelle tenebre del perbenismo.
In passato ho già affrontato questa tematica, ma la guerra continua e le vittime non mancano. La situazione è diventata degradante ed opprimente per molti, moltissimi giovani, più di quelli che si possono immaginare, che si trovano a vivere in un costante stato di latitanza, braccati dagli sbirri e da genitori all’antica ancora fermi alla mentalità arrivista borghese.Tutto questo deve finire.

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