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22 mag 2013

Scienze


Quanta chimica in un cilindro!

La sigaretta è generalmente composta di foglie di tabacco essiccato e finemente tritato e di tabacco ricostituito, spesso mischiato con altri additivi, arrotolate o pressate in un cilindro di carta arrotolata. Uno dei lati della sigaretta viene acceso e brucia lentamente senza fiamma in modo da inalare il suo fumo dall’altro lato dove viene posto un filtro, che il fumatore porta alla bocca. Ma quello che si fuma non è solo tabacco perché ci sono varie sostanze che sono pericolose per la salute. Proviamo ad analizzarle:
• Nicotina (la cui molecola è riportata in figura): principale componente attivo a livello neurologico. Quando viene aspirata, raggiunge in circa 10 secondi il cervello dove stimola la liberazione di dopamina e adrenalina che danno un effetto di lieve stimolazione ed euforia fisica e mentale. Ed è proprio questa specie di euforia che spinge il fumatore ad accendere sempre un’altra sigaretta in modo da mantenere costante il livello di nicotina nell’organismo. La nicotina, come l’alcol e le droghe, agisce sui circuiti nervosi che sovraintendono ai meccanismi della ricompensa e del piacere ed induce dipendenza. 

• Monossido di carbonio (CO): è un gas asfissiante che deriva dalla combustione incompleta del tabacco. Quando viene aspirato il sangue è sempre meno ossigenato; ciò significa che i tessuti sono meno nutriti e provoca ingiallimento della pelle, indebolimento dei capelli, invecchiamento precoce e ridotto rendimento muscolare.
• Catrame: da un punto di vista chimico e fisico, esso è un sistema colloidale costituito da un’elevata quantità di sostanza organica (idrocarburi alifatici e policiclici aromatici) e da acqua (presente solo per il 5% circa).
• Composti organici volativi (detti anche VOC): tra di questi vi è il benzene. Non bisogna scherzare con il benzene perché un’inalazione di un tasso molto elevato può portare al decesso. Difatti un’esposizione da 5 a 10 minuti ad un tasso di benzene nell’aria al 2% è sufficiente per uccidere un uomo mentre la dose letale per ingestione è di circa 50-500 mg/kg (ossia milligrammo di sostanza ingerita rispetto al peso dell’individuo espresso in chilogrammi).
• Particolato, aldeidi, acidi organici carbossilici, ammine, ammoniaca, etc.

Ora si sta diffondendo sempre più l’uso della sigaretta elettronica per sostituire la sigaretta tradizionale. Essa non è altro che uno strumento dotato di una batteria ricaricabile che consente di inalare vapore di una soluzione di acqua, nicotina (in piccole quantità o anche assente) e vari aromi. Al momento non esistono grandi studi sulla tossicità o meno derivante dal suo uso. Comunque la sigaretta elettronica, che non si basa su fenomeni di combustione, non comporta l’inalazione di tutte quelle sostanze cancerogene generate dalla combustione del tabacco e della carta. Quindi io suggerirei, soprattutto a chi vuole smettere di fumare, di acquistare una sigaretta elettronica!

Leonardo Brandolini

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