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23 apr 2013

Politica

LE 16 DOMANDE DI PARLE SERIE A DE CRESCENTIIS

A poco meno di un anno dalla rielezione a sindaco di Pratola, ho posto alcune domande ad Antonio De Crescentiis, per conoscere la situazione attuale dell'amministrazione, ma anche un po' l'uomo che c'è dietro la figura istituzionale.

1- Il 7 Maggio dell'anno passato, sei stato rieletto per guidare la nostra comunità, con proporzioni che oserei definire plebiscitarie. Innanzitutto ti aspettavi quel tipo di affermazione? E quali emozioni hai provato negli attimi e nei giorni immediatamente successivi?
Sinceramente avevamo la sensazione di poter vincere le elezioni, ogni sera la partecipazione alle nostre iniziative cresceva sempre di più e i segnali di apprezzamento del nostro operato arrivavano da molte parti della nostra comunità. Ma non credo di poter dire che ci aspettavamo quei numeri.
Per il resto, presumo che la forza, gli stimoli e quando ce n'è bisogno anche il conforto, li trovi in famiglia. Come ti aiutano tua moglie e tuo figlio?
E nel Circolo di Pratola?


E’ stata un’esperienza straordinaria alimentata non dal freddo calcolo di quello che si doveva fare ogni giorno per aumentare il numero dei voti da prendere, ma dallo scambio continuo di emozioni, di opinioni e di sensazioni con tanti giovani e con tante cittadine e cittadini che hanno creduto nel nostro modello di governo della città. Francamente dall’attimo successivo alla proclamazione ho sentito la responsabilità, per fortuna non nuova, di guidare la nostra comunità per altri cinque anni in una fase che sapevo essere ancora difficile per la nostra nazione.

2- Facci un riepilogo del primo anno del secondo mandato.
Eleggere un sindaco per il secondo mandato ed una squadra in parte già esperta può significare, per una cittadina, non subire interruzioni e perdite di tempo. Posso dire che nel nostro caso è avvenuto proprio questo. Quindi sin dal primo giorno, senza indugi, abbiamo ripreso il nostro lavoro arricchito dal contributo apportato delle nuove leve.  Da una parte stiamo dando continuità ai progetti già avviati negli anni scorsi e solo per fare qualche esempio cito il nuovo asilo nido (il cui bando è stato già indetto), l’intervento di metanizzazione che si sta realizzando in questi giorni in Via Palazzo (che doterà di un servizio importante le aziende pratolane di quella zona) oppure la realizzazione della palazzina di edilizia a canone sostenibile in via Marconi con annessa riqualificazione urbana della zona (il cui bando sta per essere indetto a settimane). Dall’altra parte stiamo programmando nuovi interventi importanti, per la cui realizzazione dovremo aspettare ancora, ma che pensiamo possano essere apprezzati dalla città.

3- Invece qual è il ricordo migliore, il risultato più significativo dei tuoi primi cinque anni da sindaco?
6 anni fa abbiamo iniziato a lavorare dopo aver vinto la prima tornata elettorale con uno scarto di soli 70 voti. Sapevamo di avere di fronte a noi una sfida complicata ma nonostante le difficoltà che abbiamo incontrato non ci siamo mai scoraggiati e ce l’abbiamo messa tutta… ogni giorno. Con questo voglio dire che il ricordo migliore dei primi cinque anni è legato alla squadra con la quale ho potuto fare tutto quello che i cittadini hanno premiato nel maggio scorso, con i numeri che tutti conoscono. Non ho lavorato mai da solo, c’è stato un gruppo di persone che insieme a me, condividendo le ansie, le idee, ma soprattutto l’amore per questa cittadina, si è dedicata totalmente all’interesse della comunità e ha saputo offrire concretamente l’idea che una paese migliore è realmente possibile.

4- Dopo sei anni da amministratore, quali sono le maggiori difficoltà che hai incontrato? Quali sono i fattori che possono ostacolare il lavoro di un sindaco?
Accanto alla difficoltà ormai nota a tutti costituita dalla assoluta mancanza di soldi (tanto per essere chiari) con la quale abbiamo dovuto imparare a convivere oggi amministrare significa subire senza possibilità di soluzione alcuna la lentezza pazzesca della burocrazia. Se oggi hai un’idea e domani trovi il modo per realizzarla rischi di dover aspettare quattro anni per farla diventare realtà. Faccio un esempio concreto. Nel 2009 abbiamo chiesto un finanziamento di 60.000 euro per dotare la scuola elementare e materna di Piazza Indipendenza di una scala di sicurezza antincendio...abbiamo ricevuto il via libera definitivo solo il 10 aprile del 2013. Penso che il cittadino abbia diritto a risposte immediate ai propri bisogni e questo diritto purtroppo in Italia non viene preso in considerazione. Esistono leggi e regolamenti che invece che semplificare sembrano studiati apposta per complicare le azioni dei Comuni.

5- Parliamo dei rapporti con l'opposizione. l'impressione è che ci sia poco dialogo e che quindi il rapporto sia poco costruttivo. A che cosa è imputabile questo?
Il rapporto con l’opposizione non è mai semplice, ma sinceramente trovo che sia del tutto normale ed anche giusto. Noi abbiamo la responsabilità di governare, loro quella di vigilare sul nostro operato. Inoltre abbiamo una “visione politica” delle cose molto differente.
Noi dobbiamo essere capaci di prendere la parte “buona” dell’azione delle opposizioni: quella di stimolo a fare meglio e di più.
Dire che non ci sia dialogo però mi pare eccessivo.

6- Un amministratore deve stare vicino alla sua gente. Tu sei al pieno servizio della popolazione, sindaco a tempo pieno e ti si incontra spesso per strada. Però in questo momento difficile, non tutti hanno compreso alcune vostre scelte. Stiamo parlando della rogna IMU. Perchè sono state applicate le aliquote massime? Con il senno di poi, prenderesti le stesse decisioni? E' in programma qualche mossa per alleggerire la pressione dell'IMU?
Sì, mi piace vivere Pratola ogni giorno e ovunque. Credo che faccia parte del ruolo del Sindaco incontrare, ascoltare e confrontarsi con i propri cittadini, tranquillamente e in ogni luogo, dal supermercato alla piazza. Lo faccio anche perché credo sia giusto dare la certezza che il Comune è un’Istituzione importante ma, a differenza di altre a livello più alto, vicina al cittadino. Per l’IMU, che considero una delle pagine più assurde della storia della nostra nazione, noi abbiamo agito in coscienza senza alcuna volontà di nuocere ai cittadini e con l’obbiettivo di continuare a garantire i servizi a tutti ma anche un bilancio comunale con i conti in ordine. Con “il senno di poi” si possono fare tante cose ma quello che conta, quando hai una responsabilità, è quello che decidi di fare nel momento in cui sei chiamato a farlo. In queste settimane stiamo lavorando per capire come alleggerire il carico di questa follia tutta italiana che si chiama IMU. Anche se nel frattempo qualche “scienziato” a Roma si è inventato la TARES e continua a ridurre i finanziamenti ai Comuni… ma questa è un’altra storia.
7- Vediamo se riusciamo a racchiudere in poche parole, un ampio discorso riguardante i nostri istituti e le nostre strutture scolastiche. Omnicomprensivo: quali erano le motivazioni della tua proposta? Anche se non è stato accettata, cosa potete fare per tutelare l’Itis e l’Istituto Comprensivo? Per quanto riguarda il finanziamento ottenuto con il Decreto del Commissario alla Ricostruzione n°89 del 27/12/2011: quando e di quanto è stato ridotto e come saranno destinati ora i fondi?
Avevamo proposto l’Omnicomprensivo per garantire a Pratola la presenza di un’istituzione scolastica autonoma per i prossimi anni, non siamo riusciti nell’obbiettivo certo non per responsabilità dell’amministrazione comunale. A questo punto credo che il compito di “tutelare” le istituzioni scolastiche di Pratola sia rimesso, in massima parte, ai Dirigenti Scolastici ed ai Docenti. Mi voglio augurare che soprattutto quelli dell’ITIS, che si sono dati molto da fare per esprimere contrarietà alla nostra proposta, oggi si diano da fare con le stesse energie, per mantenere vivo questo Istituto importante. Per quanto riguarda il finanziamento per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, purtroppo a seguito di verifiche tecniche eseguite qualche mese fa, abbiamo dovuto prendere atto che la riduzione di un 1 milione e duecentomila euro ci impone responsabilmente di rivedere l’idea del polo scolastico. Noi abbiamo sempre lavorato per garantire scuole antisismiche e sicure ai nostri bambini e nonostante la forte riduzione (da 6 milioni a 4,8 milioni) riusciremo comunque nel nostro obbiettivo. Alla fine per un genitore quello che conta è accompagnare i propri figli in una scuola sicura al cento per cento e questo desiderio a Pratola sarà soddisfatto grazie al nostro lavoro. Avevamo chiesto 6 milioni e mezzo, alla fine ce ne hanno assegnati 4,8 e arriveremo all’obbiettivo della sicurezza. Mi chiedo e chiedo ai lettori: “Se non avessimo pensato al nuovo polo e avessimo chiesto meno?”…..il taglio ci sarebbe stato comunque e una risposta potrebbe essere che non avremmo potuto raggiungere lo scopo primario.

8- Invece la costruzione del nuovo asilo comunale per quando è prevista? Quali saranno i benefici che porterà?
Per l’asilo nido, la settimana scorsa è scaduto il termine per la prima fase della gara d’appalto. Nelle prossime settimane partirà la seconda fase e contiamo di iniziare i lavori entro la fine di quest’anno. Un asilo nido antisismico è stato da sempre uno degli obbiettivi prioritari della nostra amministrazione, perché in una zona sismica come la nostra tutti devono stare al sicuro… soprattutto i più piccoli.

9- Restando sul tema della prevenzione sismica: ci sono i fondi per la messa in sicurezza degli edifici? Perché non iniziamo una grande campagna di informazione? D’altronde anche l’informazione è prevenzione.
Per quanto riguarda gli edifici pubblici l’intervento sugli edifici scolastici e il nuovo asilo nido costituiranno opere fondamentali in tema di prevenzione sismica. Entro il mese prossimo parteciperemo ad un bando regionale già pubblicato per l’adeguamento sismico degli edifici sedi di municipi. Pensiamo quindi di aver già dato prova di sensibilità in tema di prevenzione sismica. Resta ora da avviare una campagna di informazione sulla quale potremo lavorare nei prossimi mesi.

10- Portiamo un po' di speranza ai lettori. E' evidente che la situazione della Valle è drammatica. Di servizi ce ne sono sempre meno (l'esempio lampante sono gli ospedali ed il tribunale) ed il lavoro è una chimera. Come si può uscire da questa palude? Dicci, secondo te, quali possono essere le idee, che se applicate, potranno assicurare un futuro a questo territorio.
Dare una ricetta per la rinascita della Valle Peligna non è semplice. Noi amministratori del territorio, chiamati da qualche tempo a decidere come investire i quasi 17 milioni dei fondi FAS,  stiamo puntando sul turismo come elemento di rilancio dell’economia della valle ma la salita è lunga e faticosa.

11- Da animale da piazza, ho una questione che mi tormenta. Vedo il centro, ma non solo, sempre più vuoto, con poche attività commerciali e sempre meno abitanti o frequentatori. L'amministrazione ha in mente qualche azione da intraprendere per arginare il fenomeno?
Mi poni una questione che abbiamo molto a cuore. Crediamo che la prima cosa da fare sia procedere ad una vera riqualificazione del centro, tuttavia sebbene impegnati dal primo giorno nella ricerca di fondi specifici non si sono mai verificate le condizioni per avere certezze in questo senso. Per il resto sin dal nostro insediamento del 2007 abbiamo puntato molto alla rivitalizzazione del centro con le manifestazioni estive che sostanzialmente hanno contribuito a restituire la piazza ai bambini, alle famiglie e a tutti coloro che hanno voluto frequentarla. C’è ancora molto da fare e lo sappiamo.

12- Le elezioni comunali a Sulmona sono alle porte. Che cosa ti auspichi?
Sulmona è una città della quale la Valle Peligna non può fare a meno, pertanto auspico una nuova amministrazione capace di mettersi a disposizione oltre che per la comunità sulmonese, anche per l’intero territorio esercitando il ruolo di guida a cui per troppo tempo, per diversi motivi, si è sottratta.

13- Prima di passare a chiederti qualche anteprima sul lavoro dell'amministrazione, conosciamo un po' l'uomo ed il politico che c'è dietro il Sindaco di Pratola; questo è infatti il nome che c'è sul tuo profilo Facebook, dove è come se avessi voluto sottolineare che la tua vita è l'impegno per Pratola, ti sei quasi spersonalizzato, oltre all'aver voluto estendere un servizio ai nuovi mezzi di comunicazione. E’ giusta l’interpretazione?
Su questa cosa di facebook credo che tu abbia centrato l’obbiettivo. E’ cosi. Ho deciso di dedicare, grazie alla fiducia che i cittadini mi hanno accordato, alcuni anni della mia vita alla mia comunità. Ho ritenuto utile affidarmi ad un mezzo di comunicazione diretto, veloce ed immediato per far conoscere il nostro lavoro e per recepire allo stesso modo le istanze, i suggerimenti e le critiche. Per quanto riguarda la mia famiglia, dico che provo ad evitare di portare dentro casa le mie preoccupazioni, ma non sempre mi riesce e in questi casi il confronto e lo stimolo non mancano mai. Una prospettiva diversa dalla propria è una ricchezza. Piuttosto visto il passare del tempo ormai nei dibattiti “interviene” anche mio figlio… e ti dico che certe volte è proprio dura.
14- Quali sono le linee guida ed i principi che hanno segnato la tua condotta negli anni?
Credo che il rispetto delle persone, la condivisione di ogni decisione con la squadra, alla quale va tutto il mio ringraziamento, la legalità, la trasparenza e l’amore per il mio territorio possano dare un’idea di come provo a lavorare tutti i giorni.

15- Da esponente del PD, cosa ti aspetti nel futuro del tuo partito? Cosa cambieresti e cosa salveresti per renderlo più forte?
Penso che la questione principale del pd di oggi sia la distanza abissale che c’è tra il partito a livello locale e quello ai livelli più alti. Nel nostro caso abbiamo dimostrato il coraggio di cambiare le cose: le nostre primarie del 2007, una lista completamente rinnovata, il lavoro fatto, il programma partecipato, il risultato delle ultime amministrative del 2012 con metà della lista ancora rinnovata e metà della giunta fatta da nuovi elementi… Penso al circolo e immagino un nuovo gruppo dirigente fatto da molti giovani che sta per insediarsi e al quale voglio esprimere già da ora tutta la mia fiducia. Poi vedo quello che vedono tutti ai livelli superiori e capisco i perché di certi risultati negativi. Per risponderti salverei l’esperienza pratolana e cambierei il modo distaccato dalla realtà e poco pragmatico di certi esponenti regionali e nazionali.

16- Per concludere prendi qualche impegno di fronte ai cittadini: anticipaci gli obiettivi più prossimi al raggiungimento, che sta perseguendo l'amministrazione in questo periodo?
Alcune delle cose che stiamo per concretizzare le ho già esposte prima… L’asilo nido, la nuova palazzina di via Marconi, la riqualificazione del cimitero, l’assegnazione delle aree dinanzi al casello autostradale e tante altri interventi che nel corso di quest’anno avvieremo. Per il futuro abbiamo ancora quattro anni di lavoro da fare e siamo sicuri che i cittadini potranno apprezzarne i frutti. 
  
Piergiuseppe Liberatore

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