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22 mar 2013

Politica


L'OPINIONE DI... JUAN MIRANDA

Il 5 Marzo 2013 è morto Hugo Chavez. 
Girando sulla rete si trovano pareri discordanti: c'è chi con la sua morte lo eleva ad icona, chi lo condanna seccamente e chi, pur riempiendosi la bocca con la parola RIVOLUZIONE quando si parla d'Italia, Chavez lo deplora inesorabilmente.
Siamo sicuri che tutti si rendano conto di cosa sia la rivoluzione?
<<La rivoluzione implica molto di più del togliti di là, così mi ci metto io>>.
Le rivoluzioni presentano sempre un conto in termini di violenza, anche in senso lato.
La rivoluzione è fare delle scelte nette: bisogna dimenticarsi totalmente dei propri interessi per sovvertire l'ordine costituito, per crearne un altro che non contempli quelle che erano le proprie convenienze.
E' mettere in preventivo che l'azione di chi ha avuto la forza di mettere da parte i propri vantaggi, possa lasciar spazio a politicanti della peggior specie.
E' il rischiare di ritrovarsi per anni qualcosa che non si è desiderata neanche lontanamente, talmente è grande lo scompiglio provocato.
Non è cambiare solo quello che ci fa comodo.
Sia chiaro che questo non è un trafiletto a favore di Chavez anzi non prende proprio posizione perché per giudicarlo, così come per la rivoluzione, ci vorrebbe equilibrio.
Però voglio fare una domanda a coloro i quali ripetono come un mantra ''rivoluzione''...
Dopo una rivoluzione sareste tutti disposti ad avere un Chavez come presidente?

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