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22 mar 2013

Esteri


Sulmona e la prossima campagna elettorale

La politica ovidiana è in ebollizione. A un mese dalla fine naturale della legislatura, l’opposizione, che in consiglio comunale è maggioranza da ottobre, ha rassegnato in blocco le proprie dimissioni.
La nuova maggioranza che non era riuscita a sfiduciare il sindaco a novembre, si è ricompattata quando il Pdl, qualche giorno dopo la vittoria elettorale in città, ha pubblicato un manifesto virtuale intitolato “Guardateli Bene” in cui c’erano le facce dei consiglieri di opposizione accusati di non aver permesso all’amministrazione di approvare alcune delibere “tecniche” come: il nuovo ingresso dell’ospedale e la rotonda all’incrocio dell’incoronata.
L’opposizione, che si aspettava un riconoscimento dall’amministrazione per aver collaborato all’approvazione del nuovo piano casa, ha abbandonato il sindaco al proprio destino e consegnato la città al commissario per la terza legislatura consecutiva.
Del resto se la maggioranza piange, l’opposizione non ride per via delle divisioni interne.
I consiglieri Rapone e Manasseri insieme all’ex Presidente della provincia Susi, hanno lanciato il loro progetto politico in vista delle amministrative di fine maggio.
Per ora è una lista di cittadini, equidistante «da questa maggioranza ma anche da questa opposizione» come dichiarato dal consigliere Manasseri.
Il progetto centrista che vedeva insieme Sulmona Democratica (corrente Lacivitiana del Pd), il Partito Socialista, Scelta civica per Sulmona (lista del consigliere provinciale Gerosolimo), Rialzati Abruzzo (formazione dei consiglieri comunali Cristian La Civita e Antonio De Deo) e l’Udc, si è di fatto estinto per una vicenda legata alle primarie della coalizione annunciate per il 17 marzo.
Il Presidente del polo universitario e già preside della facoltà di economia, Politi, ha prima dato e poi ritirato la disponibilità a candidarsi innescando una serie di polemiche a catena fra il Partito Socialista, che avendo candidato Marinucci voleva la sua candidatura a sindaco de facto, e Sulmona Democratica che voleva sostituire Politi con il preside del liceo scientifico Massimo Di Paolo.
Anche nel centrosinistra non mancano le beghe, l’ex sindaco, ex Presidente della provincia ed ex consigliere regionale Di Masci, ha chiesto chiarimenti all’interno della coalizione. 
Il candidato sindaco Ranalli, vincitore delle primarie, a detta dell’ex sindaco deve dire «a nome di chi si propone», dato che l’Idv, del quale Ranalli era consigliere non esiste più.
Appare tutto molto strano perché, in sede di primarie, era già chiaro che Ranalli rappresentava un partito che non era presente a livello nazionale nella coalizione di centrosinistra.
Secca replica del vincitore delle primarie che, forte della legittimazione degli oltre milletrecento cittadini che lo hanno scelto, ha dichiarato di non piegarsi ai giochi delle segreterie di partito e di essere lui il candidato del centrosinistra.
Il centrodestra, dal canto suo, dopo la disponibilità data dal sindaco uscente di ricandidarsi, deve confrontarsi con gli equilibri interni. Da tale scelta dipenderanno le prossime mosse della coalizione dove il segretario provinciale Magliocco ha dichiarato di non escludere la via delle primarie.
Infine il Movimento 5 Stelle, alle politiche primo partito in città, ha scelto il proprio candidato: sarà, infatti, Gianluca De Paolis il candidato grillino per Palazzo San Francesco.
Intanto Sulmona non è l’unico comune commissariato della Valle, dal 4 marzo anche Pacentro è senza sindaco dopo le dimissioni per motivi di salute di Fiadini.

Savino Monterisi

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