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27 mag 2014

Le Classifiche di Parle Serie a cura di Silvio “Don” Pizzica-Soundtrack, quando la musica rende il film un capolavoro


Peter Gabriel - Passion (Music for The Last Temptation of Christ) (1989) New Age, Tribal Ambient

Dopo aver alterato per sempre la storia del Progressive nel ruolo di voce, percussionista e flautista dei Genesis, Peter Gabriel, sul finire degli anni 70, comincia una carriera solista che minaccia di regalare alla storia della musica qualcosa d’indimenticabile grazie al singolo “Solsbury Hill”. Nel 1989 Gabriel è ormai un artista più che affermato, adorato dal pubblico e dalla critica, specie per le sue reiterate sperimentazioni nel mondo della World Music. È il 1989 quando le sue ricerche musicali trovano il loro apice. Gabriel incontra il genio di Scorsese e nasce Passion (Music for the Last Temptation of Christ), colonna sonora dell’omonimo e controverso film tratto dal romanzo di Nikos Kazantzakis.  Grazie anche alla collaborazione con musicisti di Pakistan, Turchia, India, Costa d'Avorio, Egitto, Bahrain, Nuova Guinea, Marocco, Senegal e Ghana questa è per il genere e non solo un’opera omnia che non troverà mai uguali.

Maurice Jarre - Lawrence of Arabia (1962) Orchestral
Quando si parla di soundtrack è inconfutabile che ci siano casi come quello di Maurice Jarre in cui la musica si può definire ideale veste per le immagini, una sorta di pelle che preserva e adorna la pellicola tanto da farla divenire una pietra miliare per i posteri. Non è un caso che con questa partitura, il compositore di Lione vinse un Oscar (per il film furono ben sette).
La London Philharmonic Orchestra è la mano che dipinge le note che accompagnano le avventure di Peter O'Toole nei panni di Thomas Edward Lawrence. Quattordici tracce, dall’”Overture” all’”End Title” che creano un’unica lunga suite orchestrale che forgia lo strumento migliore per richiamare alla memoria le immagini calde e sabbiose di un film straordinario.

Danny Elfman - Beetlejuice (1988) Calypso
Non è proprio la scelta che ci si sarebbe aspettati ma inserire la colonna sonora di questa commedia horror firmata Tim Burton è soprattutto un omaggio al compositore Daniel Robert "Danny" Elfman che, oltretutto, ha spesso collaborato col regista di Burbank (Batman, Edward Mani di Forbice, Big Fish, ecc...) tanto che le sue composizioni sono diventate quasi una firma delle pellicole stesse. Spiritello Porcello non può essere annoverata tra le opere migliori del genio Burton ma la musica di Elfman è qualcosa di semplicemente straordinario, in aggiunta impreziosita dai due brani di Harry Belafonte, tra cui quel “Day-O” che segnerà una delle scene più esilaranti che la storia del cinema ricordi. Ridete col film e sognate con le note di Elfman.

Elmer Bernstein - The Magnificent Seven (1960) Film Score
Un posto d’obbligo è per Elmer Bernstein, uno dei più importanti compositori nel campo e autore, questo per i più giovani, anche delle musiche del celebre Twilight datato 1998. Akira Kurosawa e il suo I Sette Samurai sono la fonte d’ispirazione per la pellicola, ormai un cult del genere western, ma ancor più famose sono le magnifiche note che accompagnano le gesta di Steve McQueen, Charles Bronson e tutti gli altri, suoni epici e iconici che danno totalmente l’idea di come una rilettura in chiave hollywoodiana possa essere comunque intensa e coinvolgente tanto quanto l’originale lontano un oceano.

Jerry Goldsmith - The Omen (1976) Orchestral
Il Presagio (titolo originale The Omen) è un film diretto da Richard Donner e tratto da un romanzo di David Seltzer. Se la pellicola non sempre ha ricevuto lusinghieri apprezzamenti, lo stesso non si può dire del lavoro di Jerry Goldsmith alla musica, il quale vincerà l’Oscar per la prima e unica volta, nonostante le diciotto nomination. La composizione orchestrale ideata per l’occasione acquista una connotazione esoterica e demoniaca, a tratti quasi raccapricciante, coadiuvata da cori biblici che si alternano a pause d’irreale tranquillità che altro non fanno che rafforzare le inquietudini suscitate. Sensazionale e inquietante lavoro da non perdere.


Silvio “Don” Pizzica

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