name='description'/> Parle Serie Blog: Sixty Drops, il Trip Hop Made in Pratola Peligna

3 apr 2014

Sixty Drops, il Trip Hop Made in Pratola Peligna

I Sixty Drops suonano Trip Hop, hanno prodotto da poco il loro Ep d’esordio Zodiac e sono miracolosamente una band della Valle Peligna. La culla del progetto è Pratola ed esattamente vedono la luce dentro gli studi del mentore Salvatore Carducci. 

Questo raffinato progetto vede la partecipazione di Jacopo Santilli (A’ L’Aube Fluorescente), Daniele Vergni (Borderlike, SlowMotion, SMS con Miro Sassolini dei Diaframma), Ludovica Mezzadri (Straphon) e Salvatore Carducci appunto. Il Trip Hop è un genere caratteristico degli anni Novanta che miscela basi elettroniche, Jazz, Rock, Rap e House e gruppi mondiali come Massive Attack, Portishead e Tricky ne sono i massimi esponenti. Musica d’avanguardia insomma, con un livello artistico sopra la media. I Sixty Drops sono una sorpresa del panorama musicale e culturale indipendente italiano e l’anteprima streaming del disco, per Rockambula Webzine, ha riscosso un grande successo di ascolti e di critica. Perle messe al servizio di tutti con estrema semplicità considerando che l’Ep, composto di “Nelumbium”, “Down the Light Zone” e “The Japanese Sundance”, è in ascolto e free download sul loro canale Soundcloud.  Cercateli, godetevi la loro musica e scaricate gratuitamente, ne vale decisamente la pena.
Vi lascio con qualche parola spesa per loro nella recensione di Giulia Di Simone per Rockambula. “I Sixty Drops sono un collettivo abruzzese che in tempi di auto-tune, casse dritte o distorsioni cattive ha deciso di andare controcorrente tornando alle pacate sonorità Trip Hop di una Bristol anni 90. […]. Mettetevi delle buone cuffie, oppure dotatevi di due ottime casse per ascoltare i Sixty Drops perché la fatica e l’impegno messo nella ricerca dei suoni e nel mixaggio si devono poter sentire ed essere ripagati. Quindi per favore lasciate nel cassetto le cuffiette da cinque euro e godetevi questo viaggio con coscienza e magari perdetevi nell’inquietudine umana intrinseca in ognuno di noi.”. E di cultura non si muore mai in una Valle Peligna completamente rinata; il 29 Marzo, un concerto evento organizzato da Streetambula con la partecipazione della Touchclay Records vedrà protagonisti al Millennium Club (B’stek) di Pratola Peligna il cantautore Borghese e il nostrano Dr. Quentin.  Evento da non perdere assolutamente, vista la partecipazione attiva dei giornali Parle Serie e della bella concorrente Edizione Straordinaria. Di cultura non è mai morto nessuno, in questo caso il troppo non storpia.


Riccardo Merolli

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