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28 feb 2013

Musica


A PROPOSITO DI CORDE

Ogni musicista che si rispetti ama il proprio strumento. Lo adora. Si prende cura di lui.
Lo porta con sé ovunque, lo tratta come un suo pari e non può fare a meno di questo rapporto simbiotico, della catarsi e delle sensazioni ottenute suonando. La passione per la musica ci rinchiude per ore in una stanza, eppure ci fa viaggiare fra luoghi remoti e dimensioni introspettive della nostra mente. La musica ci fa riflettere, sorridere e talvolta ci fa anche guarire.
“La musica è l'arte dei suoni”
Come si può quindi far dell'arte se ci dimentichiamo di pulire ogni volta i nostri pennelli?
Qualcuno dirà che è possibile. Addirittura si dice che più il nostro pennello è incrostato più l'opera che verrà fuori dalla tela sarà autentica, viva.
Sicuramente io non mi intendo di arte, ma penso che si dovrebbe trattare nel migliore dei modi chi ci offre ogni giorno doni così preziosi.
A tal proposito vorrei buttar giù due righe sul cambio corde della chitarra elettrica.
Un’operazione che “da manuale” andrebbe eseguita periodicamente in concomitanza con pulizia e settaggio, al fine di allungare la vita e limitare l'usura del nostro caro strumento.

Prima di incominciare è opportuno valutare quale muta di corde si andrà ad installare.
Tralasciando la scelta della casa costruttrice, la lega metallica della corda, il tipo di nucleo, è fondamentale decidere lo spessore da impiegare.
La scalatura delle corde deve essere consona all'accordatura da noi utilizzata e al diapason dello strumento.
Le corde, infatti, sviluppano una tensione fra ponte e capotasto, direttamente proporzionale alla nota riprodotta suonata ”a vuoto”.
Suonando in accordature più basse rispetto allo standard si può notare come la tensione cali drasticamente, tanto da impedirne quasi l'esecuzione.
A mio parere, per lo standard (mi la re sol si mi) è giusto impiegare sia le 0.09-42 sia le 0.10-46, anche se le prime risultano troppo “leggere” (come se si giocasse in modalità principiante).
Scendendo, conviene aumentare questi spessori. Basta un decimo di pollice in più per nota:

RE 0.11-0.50 o 0.52
DO 0.12-0.56
SI 0.13-0.58

Un discorso a parte va fatto per il “dropped tuning” dove si abbassa di un tono  il MI grave.
Sempre tenendo conto della tensione sul manico, è conveniente usare mute di corde sbilanciate, dove la progressione degli spessori non è lineare, per cui si hanno corde gravi più spesse e corde acute più sottili.
Giunti finalmente all'atto vero e proprio del cambio corde, ci si chiede quale sia il metodo migliore di operare. Fortunatamente, a differenza delle nostre scarpe che possiamo allacciare in 1000 modi differenti, nella chitarra c'è poca scelta ma vale la pena chiedere a chi ha più esperienza di noi, al fine di non ritrovarci sul palco letteralmente con dei doppi nodi sulla paletta (fidatevi, ne ho vista di gente “professionista” maltrattare i propri strumenti).
Ricordate che se una corda è montata correttamente, manterrà l'accordatura.
In rete un’ottima fonte di sapere sul tema della liuteria è http://www.guitarmigi.it/, una guida che illustra i cambi corde su ogni tipo di chitarra elettrica, con dimostrazioni corredate di foto su ogni passaggio. Il sito, inoltre fornisce informazioni su settaggio, pulizia, accordatura e consigli di varia natura in campo chitarristico.
Altre fonti più generiche, ma comunque degne di nota sono:

e il caro vecchio tubo http://www.youtube.com/

Insomma trattate bene la vostra chitarra... “o come sempre Suonare e suonare.”

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