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22 gen 2013

Politica


PRIMARIE, TOTONOMI E GRANDI MANOVRE.

PD. Il 29 Dicembre, in Abruzzo, si sono svolte le primarie per la scelta dei candidati del PD, in vista delle elezioni politiche 2013.
Stefania Pezzopane, ex presidente ed il plurionorevole Giovanni Lolli hanno vinto la competizione nella nostra provincia. Quindi saranno loro a rappresentare anche la Valle Peligna nelle liste Democratiche per la nostra circoscrizione elettorale. La Pezzopane sarà capolista al Senato, mentre Giovanni Legnini, che ha vinto in provincia di Chieti, sarà capolista alla Camera.
L'unica candidata locale alle primarie, era la giovane Eleonora Mesiano, che si presentava in ticket con Michele Fina, ex segretario regionale della SG ed ex assessore provinciale all'ambiente nella passata giunta.
Se questa accoppiata è da intendersi come testimonianza di esistenza di giovani leve nel PD e come alternativa a chi ha già dato al partito ed alle istituzioni, la cosa che fiacca i militanti locali è senza dubbio la presenza di un unico candidato proveniente dal comprensorio Valle Peligna-Alto Sangro.
Pezzopane, Lolli, Di Benedetto per L'Aquila, Fina, D'Amico e la Panei per la Marsica, la sola Mesiano per la Valle Peligna; tutto ciò ci deve far chiedere unicamente perché?
Se uno dei motivi è il fatto che si è agito troppo in ritardo, è indubbio che i circoli si sono riuniti e i loro segretari si sono incontrati per cercare di apportare una strategia, fin tanto che si era in tempo. Ma qualcosa di imprenscindibile alla forza del nostro territorio, è mancata: Sulmona! Nella fattispecie il suo circolo PD, diviso al suo interno e in disaccordo con gli altri del circondario.
Purtoppo come gli Spartiati, la segreteria del PD ovidiano ha trattato gli altri circoli da Perieci. Infatti la Mesiano, sulmonese, è comunque espressione di un'ala ''dissidente'' del partito nella sua città.
Senza entrare ulteriormente nel merito, questo è ciò che è successo, rivelando un'altra volta l'assenza di una strategia comune.
SEL. Sempre il 29 Dicembre anche SEL ha svolto le sue primarie per indicare i candidati abruzzesi alla Camera ed al Senato.
Si sono compiute con la possibilità della doppia preferenza divisa per genere e con due liste distinte, una per i candidati deputati ed una per i candidati senatori.
Ben due, una per lista, sono state le candidature locali: Giovanni Salutari, 31 anni, coordinatore del circolo di Raiano, candidato alla Camera, mentre Vincenza Giannantonio, 52enne avvocato pratolano, si è presentata per il Senato.
Salutari è arrivato quinto in assoluto su tutta la regione, con 439 preferenze. La Giannantonio, con 878 voti, addirittura ha ottenuto la terza posizione. Ovviamente c'è soddisfazione da parte loro, soprattutto per la fiducia che gli hanno riservato. Infatti pur ottenendo la candidatura presumibilmente, in lista non saranno nelle posizioni degli ''eleggibili''; fra i quali ci saranno invece i capilista: alla Camera Roberto Natale, ex presidente del sindacato della stampa, scelto dal partito e la prima eletta alle primarie, Anna Suriani, assessore comunale di Vasto, al Senato.
PDL.''A mio avviso il centrodestra nazionale deve mettere in condizione il centrodestra locale di poter fare la campagna elettorale. Allo stato stiamo aspettando dal partito una svolta tesa al rinnovamento. Diversamente, i soliti nomi, che non sono stati in grado di tutelare a Roma la nostra realtà, non ci consentiranno di crederci ancora.'' 
Ci sono la richiesta di maggiore coinvolgimento della base nelle scelte locali e la delusione per l'operato dei parlamentari, eletti nel 2008, che hanno disilluso le legittime pretese della Valle, nelle parole di Antonio Di Nino, esponente del PDL.
LISTE MONTI. Molto più semplici sembrano essere le cose, fra le file degli schieramenti a favore di Mario Monti.
Le candidature sono fatte a tavolino, con un controllo di qualità da parte del professore.
Se in Senato la lista è unica con capolista Nicoletta Verì, attualmente consigliere regionale, alla Camera sono tre: una per l'UDC, una per FLI, una Monti. I rumours dicono che in lizza per fare il capolista UDC alla Camera, c'erano Rodolfo De Laurentiis, Enrico Di Giuseppantonio, Lucio Gaspari (ora candidato con il Centro Democratico di Tabacci e Donadi, alleati del PD) e Giorgio De Matteis. Al 14 Gennaio però la guerra sembrava essere ancora in corso solo fra De Matteis e la Binetti, comparsa sullo scenario all'ultimo, che si candiderebbe in più regioni.
M5S. Già da tempo si sanno i nomi dei candidati del Movimento 5 Stelle, scelti tramite le ''Parlamentarie'', elezioni in perfetto stile M5S, cioè via Web.
Alla Camera il capolista è il pescarese Gianluca Vacca, mentre al Senato è Enza Blundo, già candidata per il movimento alle passate elezioni comunali aquilane.
RIVOLUZIONE CIVILE. Con l'adesione dell'IDV al movimento dell'ex magistrato Ingroia, non tutti i nomi più noti in regione del partito, sono stati contenti della scelta di Di Pietro. Così mentre il capogruppo IDV al consiglio regionale Carlo Costantini ed il parlamentare Carlo Mascitelli fanno parte di RV, il parlamentare Augusto Di Stanislao ha aderito al Centro Democratico. Rifondazione Comunista e il Movimento Arancione di De Magistris, hanno promosso la formazione dell'assemblea di ''Cambiare si può'', i cui candidati sono Chiara Iezzi, Sefora Inzaghi e il sulmonese Carlo Ciufelli. Alla fine tocca però ad Ingroia smistare questi nomi.
Tutte queste notizie mi sono giunte entro il 14 Gennaio, una settimana prima della presentazione delle liste, quindi è d'obbligo perdonarmi se qualche nome non coinciderà. Però assicurandovi la verità per i fatti narrati, mi pare d’obbligo augurarCI che la nostra politica, di ogni parte, faccia un salto di qualità, perché sinceramente è giunta l'ora che questo territorio dimostri, finalmente, di avere gli innominabili attributi virili.

Piergiuseppe Liberatore

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