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22 gen 2013

Interviste



"Una carriera in decollo"



Mi piacerebbe far conoscere ai nostri amici lettori la vita, la storia ed il lavoro di una nostra carissima amica pratolana entrata nel mondo dello spettacolo, Ida Basile.
Lorenza: A che età e come hai scoperto questa tua grande passione?
Ida: Avevo solo dodici anni. Grazie ad un laboratorio teatrale fatto alle scuole medie. A quell'età, di solito si ha una gran confusione, si vorrebbero fare tante cose in merito al proprio futuro, ma io ho subito capito che del teatro non potevo fare a meno. L'ho percepito sempre come un qualcosa che mi appartenesse.
L: Quali sono state le tue prime e vere esperienze in questo campo, oltre a quelle scolastiche?
I: Le mie prime "vere" esperienze, i miei primi applausi, li ho avuti incontrando il Teatro Stabile di Innovazione di Pescara, che prendendo in gestione il nostro teatro comunale e facendo laboratori per ragazzi, da allieva attrice quale ero, sono diventata una dei suoi membri ufficiali. Con loro ho iniziato a percepire questa cosa come un "lavoro", a fare delle rinunce e a canalizzare il mio tempo solo lì, quasi fregandomene anche della scuola.
L: Abbiamo saputo qui in paese, che hai lavorato con la scrittrice Dacia Maraini, parlaci di questa tua esperienza.
I: Ho conosciuto la Maraini quando avevo diciassette anni. La mia prima esperienza con lei, a livello emotivo, è stata fortissima. Eravamo una compagnia di 15 attori, tutti affermati, che facevano questo mestiere da molti anni. Io ero la più piccola. Lo sono sempre stata nei suoi lavori. Era tanta la paura di sbagliare,di non essere alla loro altezza, invece non posso che ringraziarli perchè ho appreso tanto. La soddisfazione più grande è stata quella di prendermi due ruoli da protagonista in due suoi spettacoli e partecipare al Festival Nazionale del Teatro, di cui la Maraini, per l'appunto ne è direttrice. Il mio nome, per la prima volta si leggeva sui cartelloni. Continuo tutt'ora a lavorare con lei. L'ultimissimo lavoro risale all'estate scorsa; abbiamo messo in scena uno spettacolo ispirato alla tragedia del terremoto dell'Aquila. In scena con noi Piera Degli Esposti. Molte sono state le date di replica, tra cui l'estero, Dublino. Attendiamo una conferma per replicare in Russia a San Pietroburgo. Dacia è una grande donna!!!
L: Tra i grandi personaggi conosciuti nel mondo dello spettacolo, ce n'è uno in particolare che ha contribuito, se non erro, in modo positivo a far decollare questa tua carriera, ci dici chi è?
I: Il maestro Enrico Montesano. L'ho conosciuto per caso. Ero a Roma per dei provini, venni a sapere che aveva bisogno di attori giovani, mandai il mio curriculum e mi scelse. Eravamo una ventina, scelti tra un centinaio.
Il maestro Enrico non è solo un maestro professionale, ma un maestro di vita, perché questo mestiere è appunto un mestiere che ti incornicia la vita in quanto non si hanno orari, non si hanno limiti, con l'arte non si hanno cartellini da timbrare. Grazie a lui ho scoperto l'Accademia di cui faccio parte adesso. Il mio più grande desiderio era proprio entrare in Accademia per completare il mio livello di studio. Nei primi anni, dopo il diploma, provai ma non fu facile in quanto sono tutte a numero chiuso. Le porte in faccia, i no, sono stati tanti, uno dietro l'altro, ma non mi sono mai arresa. Enrico Montesano mi parlò della nuova accademia di Roma, la GoldenStarAcademy. Mi disse: "è quando si ricevono dei no che si deve ancor di più insistere". Mi caricai a mille, provai di fretta un monologo in autobus pensando "o la và o la spacca". Eravamo cento e avrebbero preso sei donne e sei uomini. Ho aspettato sette giorni per il responso, avevo paura di un altro no. Alla fine la mail diceva così " Signorina Ida Basile siamo lieti di informarla che il suo provino ha avuto un esito positivo, Benvenuta a far parte della GoldenStarAcademy." Non mi sembrava vero che tra quei 12 scelti ci fossi io, che avessero premiato i miei sforzi, la mia umiltà d'animo. 
L: Raccontaci di questi tuoi due anni nella GoldenStarAcademy, immagino che all'inizio sia stata dura.
I: E' stata durissima. Sono lì da mattina a sera. Sto imparando moltissimo da personaggi che provengono da realtà importantissime quali la "Bottega teatrale di Vittorio Gassman" e il " Laboratorio di arti sceniche di Gigi Proietti". Le lacrime versate, e che verso, ahimè sono tante. I miei insegnanti è come se mi stessero smontando, e rimontandomi mi preparano alla "carriera". Essendo pochi in classe si lavora bene e la fortuna è che oltre alle normali lezioni giornaliere abbiamo l'occasione di frequentare dei moduli esterni e di incontrare persone come Enrico Brignano, Giampiero Ingrassia, Leo Gullotta, Michele Placido, Gianni Morandi, Peppe Vessicchio, Alessandro Gassman, Tosca d'Aquino. Inoltre siamo stati ospiti a Radio Due con Vincenzo Salemme Max Giusti e Pietro Valsecchi, direttore della TAODUE. La nostra Accademia essendo anche centro di produzione da anche possibilità di lavoro negli spettacoli di loro produzione e quest'inverno sono stata in scena tre settimane con Augusto Fornari. Fa strano...perchè è un continuo scambio di idee, con persone che prima guardavo in tv ! E ora..mi sono compagne di scena!
L: Qualche mese fa, tutto il paese e non solo, ti ha sostenuta molto nel concorso di Radio Dimensione Suono Roma, come hai vissuto questa esperienza?
I: Mi hanno sempre detto di avere una voce interessante, e quindi la radio, era una rete che volevo iniziare a conoscere. Così mi presentai al provino di Radio Dimensione Suono Roma soprattutto per provare a stare con due cuffie, un microfono e SENZA PUBBLICO. Eravamo duecento. Oltre al normale provino dinanzi alla commissione, aprirono questo casting su facebook per vedere a che punto di popolarità fossero i provinanti. In radio è importante essere una persona "seguita". Un pò mi vergognavo e i miei pensieri erano: "Vedi un pò se la gente va a sprecare trenta secondi per mettere un mi piace a me!" e invece è stato il contrario. Si sono mobilitati tutti, ho ricevuto voti da chiunque. Iniziavo a sperarci. Alla fine ho conquistato la seconda posizione. La commissione ha scalato una classifica dei 15 più votati e hanno scelto le tre voci più interessanti tra cui la mia. La soddisfazione è stata quella di essere l'unica donna vincitrice e l'unica a non aver mai avuto esperienza radiofoniche. Sono andata in onda il mese scorso e a primavera novità che non dico! Speriamo dai! Ringrazio ancora tutti coloro che mi hanno sostenuto. Il nostro paese è un paese giusto, che sostiene chi se lo merita, e non sostiene chi perde tempo. Pratola sà che io non scherzo, e la cosa più bella è che, la maggior parte dei pratolani, credono in me pur non avendomi mai visto! Credo che una persona scelga CHI e COSA diventare anche guardandosi attorno.Questo è un paese che profuma di arte e di cultura, basti pensare a quanti artisti emergenti e a quante menti virtuose e innovative ci sono. Torno e sento il profumo di artisti! Questo è un paese cazzuto (s po ric cazzuto?!) !
L: La tua famiglia come ha vissuto questo tuo grande sogno?
I: La mia famiglia vive con me le mie stesse emozioni. Si sono arresi molto tempo fa nel farmi cambiare strada, anzi, non si sono mai imposti più di tanto. E' come se lo avessero sempre voluto anche loro. E dinnanzi al talento, all'impegno, ai responsi positivi è come se vedessero in me una nuova luce. Siamo sempre stati una squadra. e una seconda squadra della quale vado fiera sono le mie amiche, sempre nelle prime file, pronte ad immortalare ogni mio "successo".Ricordo che alla risposta positiva dell'ingresso in accademia vennero a casa mia con lo spumante per festeggiare insieme. E' bello condividere i propri sogni. Quando penso alla mia famiglia penso agli occhioni di mamma preoccupati, ma pieni di speranza; alla saggezza di papà che mi dice sempre "La calma è la virtù dei forti"; a mio fratello che dimostra il suo affetto in modo strano (siamo diversi) e alle mani giunte di mia nonna che prega per me! Credo che la cosa principale per un'attrice siano le fondamenta. Se si ha sempre avuto una vita semplice, si sale sul palcoscenico con un velo di piattume, senza il VERO bisogno di poter raccontare qualcosa. L'attrice con la A maiuscola è colei che proietta lì sopra un pezzo di sè, del suo passato, sempre. Per poter regalare al suo pubblico un sorriso, una lacrima di commozione. In fondo Il teatro è agire per gli altri. Se si è spiccioli dentro come si pretende di riempire gli altri?! 
Viva l'arte e chi la fa!


Lorenza Petrella

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