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23 dic 2013

Miscellanea

SOCIESBANDO

“John Cena, while you lay there hopefully as uncomfortable as you possibly can be, I want you to listen to me. I want you to digest this because before I leave in three weeks with your WWE Championship, I have a lot of things I want to get off my chest.”
E’ rifacendomi alle parole del wrestler CM Punk, al secolo conosciuto come Phil Brooks, che voglio iniziare questo discorso, perché ci sono veramente “a lot of things” che vanno buttate fuori.
Parola ricorrente nelle bocche e nelle menti della gente in questi anni privi di luce è LA CRISI, ma cos’è in fondo la crisi? Per molta gente la crisi è non riuscire ad arrivare a fine mese, lamentarsi delle tasse, borbottare perché “io devo stare a Pratola e non posso andarne al di fuori perché adesso costa”, è anche “con mille lire ci campavo una settimana”, ma in realtà cos’è la crisi? Una delle tante piaghe che oggi possono descrivere la crisi, usando un inglesismo, tanto per rimarcare come il made in Italy sia un ricordo, è lo SMARTPHONE.
Lo smartphone, leggasi cellulare intelligente, è stato pensato come uno strumento per aiutare l’uomo nella vita di tutti i giorni andando invece ad essere la rovina di tutti i giorni, voi vi chiederete cosa diamine c’entri tutto questo con la crisi, lo spieghiamo subito, perché tutta la gente che passa il dì a lamentarsi di crisi tasse e quant’altro sfoggia orgogliosamente l’ultimo modello apple pagato 700 sacchi, o l’ultimo modello samsung che si aggira sempre su cifre vertiginose.
Ma diciamolo chiaramente, questo articolo non è pensato per riflettere sula crisi, va su qualcosa di più ampio e allora cacciamo via queste lot of things!
Per capire meglio in che razza di situazione ci stiamo cacciando vi introduco e vi faccio comprendere la nuova arrivata tra le fobie: la nomofobia.
La nomofobia(abbreviazione dell’inglese, tanto per cambiare, no-mobile phone phobia)è un termine di recente introduzione che sta ad indicare la paura incontrollata di rimanere sconnessi dal contatto con la rete di telefonia mobile. Uno studio ha rilevato che quasi il 53 % degli utenti di telefono cellulare in Gran Bretagna tendono a mostrare uno stato ansioso quando "perdono il loro cellulare, esauriscono la batteria o il credito residuo o non hanno copertura di rete". Lo studio ha rilevato che circa il 58 per cento degli uomini e il 48 per cento delle donne soffrono di questa fobia, e che un altro 9 per cento è stressato quando il cellulare è fuori uso. Lo studio ha esaminato 2.163 persone: il 55 per cento degli esaminati citavano il bisogno di tenersi in contatto con amici e familiari come causa principale dello stato ansioso che li assale quando non possono usare il cellulare. Esso ha inoltre rilevato che i livelli di stress indotto mediamente dalla nomofobia sono paragonabili a quelli indotti dalla "tremarella del giorno delle nozze" o a quelli di quando si va dal dentista. Il dieci per cento degli intervistati ha detto di avere necessità di essere rintracciabile in ogni momento per motivi di lavoro.
Abbiamo parlato di smartphone, ciò che mi fa ridere è vedere bambini e ragazzi con in mano questi potenti attrezzi ,ragazzi educati male e cresciuti peggio da quelli che attualmente chiamiamo genitori solo perché è abitudine farlo, ragazzi che girano come zombie con l’ultimo modello della mela mozzicata, quando sono talmente idioti da non riuscire nemmeno a trovare un maledetto modo per calcolare il perimetro di un triangolo.
Dove sono finiti i valori? Dove sono finiti i genitori che con uno schiaffo ti facevano saltare la testa, che se sgarravi a rientrare due minuti più tardi ti cancellavano dalla faccia della terra e, soprattutto mi rivolgo ai diretti interessati, dove sono finiti i ragazzi cresciuti a pane e pallone, a giocare alle barbie o a leggere i libri?
Passiamo avanti nell’analizzare lo schifo che ci circonda affrontando l’argomento dei “lamentatori” ovvero coloro che sbuffano per ogni cosa ma soprattutto per cazzate che non stanno ne in cielo ne in terra, gente che crede che il contratto di lavoro cada dal cielo magari con una penna per firmarlo, gente che pianifica l’emigrazione perché in italia non si trova niente, questa gente ha letteralmente scassato los cojones, bisogna imparare che nella vita se non ci si applica non si riceve nulla, perciò se vi chiedono di spalare il letame per una cena fatelo! E pensate sempre che ci sono genitori che si fanno un culo come una brocca per mantenervi indi per cui meno parole e più fatti!
Arriviamo, poi, ai fastidiosi quanto ridicoli problemi di cuore che affrangono i giovani adolescenti di oggi. Persone che cambiano partner più volte di quanto il caro e vecchio Zlatan cambi squadra, a queste persone e, alle ragazze in particolare, mi sento di dire che per una buona volta invece di andare a cercare il palestrato con l’addominale e il ciuffo ribelle scegliete con criterio perché magari dietro al pelatone obeso si nasconde la persona della vostra vita. E ai ragazzi dico che le donne non sono oggetti, bisogna saperle trattare, tirare fuori le balls quando ce n’è bisogno ma anche sapersi comportare da uomini quando le circostanze lo richiedono.
Finiamo questo discorso affrontando ciò che più mi schifa di questa società ignobile ovvero le malelingue, gente il cui unico scopo è la critica, il parlare male del prossimo senza ritegno alcuno, a queste persone oltre che fanno schifo non possiamo dire altro, prima di criticare l’operato altrui sarebbe gradita un’analisi di coscienza, fare un controllo, perché prima di azionare la bocca bisogna accendere il cervello.



 Logan&Friends

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