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22 gen 2013

Attualità



OMNICOMPRENSIVO: SCHIAFFO A PRATOLA


Il 31 dicembre 2012, il consiglio provinciale ha bocciato la proposta di creare un polo  omnicomprensivo a Pratola Peligna, unendo l’istituto comprensivo “G. Tedeschi”, che comprende materna, elementari e medie, all’ I.T.I.S. “L. Da Vinci”.
In seguito a questa bocciatura, nei primi di gennaio, si sono scatenate grosse polemiche ed una vera e propria battaglia di comunicati stampa, i quali  non hanno fatto altro che confondere le idee ai cittadini.
Da una parte il Pd locale ha accusato la maggioranza provinciale di centrodestra( Pdl-Udc) ed in particolare Antonella Di Nino, secondo loro rea di avere scarso peso politico nonostante la carica di vicepresidente; la quale ha risposto di aver inizialmente appoggiato la proposta salvo poi cambiare idea per schierarsi con “la mia maggioranza nell’interesse della scuola e dei ragazzi,invitando a guardare il nostro territorio con una visione di insieme”, forse però troppo tardi.
Dall’altra parte Mastrangioli, capogruppo Pd in consiglio provinciale e promotore dell’emendamento, ha denunciato l’accaduto condannando “la maggioranza di centrodestra che, in maniera bulgara, ha bocciato la proposta dell’omnicomprensivo a Pratola ed ha fatto del puro terrorismo ideologico e strumentale sull’ITIS che nulla avrebbe aggiunto o tolto alla città di Sulmona, avendo essa i numeri per tre poli scolastici invece dei due poli ottenuti”. Dichiarazioni che hanno spinto Gerosolimo, consigliere Udc, a controbattere sostenendo che l’istituzione dell’omnicomprensivo non era percorribile da un punto di vista giuridico e tecnico.
Per provare a fare chiarezza una volta per tutte, ripercorriamo cronologicamente la vicenda.
L’accorpamento scolastico nasce per volontà di Tremonti, con l’intento di  risparmiare 63 milioni di euro. La legge, poi realizzata dal governo Monti, prevede, per il mantenimento dell’autonomia degli istituti scolastici, una popolazione compresa tra i 500 e i 900 alunni e quindi l’accorpamento degli istituti scolastici sotto questa soglia.
Nel luglio 2010 l’ufficio scolastico regionale propone, in base alla normativa nazionale, l’accorpamento dell’ITCG all’ITIS con presidenza a Pratola; la provincia, nel frattempo, delibera l’accorpamento senza specificare a quale istituto assegnare la dirigenza e nel dicembre 2010, la regione fa modificare il parere dell’USR e delibera l’aggregazione dell’ITIS all’ITCG, con presidenza a Sulmona.
A settembre 2011 nasce l’istituto d’istruzione superiore “De Nino” formato da ITIS ed ITCG. A causa delle poche iscrizioni però, nel settembre 2012, il “De Nino” scende sotto la soglia minima di 600 alunni e di conseguenza perde il diritto di avere un dirigente, finendo sotto un reggente, il preside del “fermi” di paolo, che va a dirigere addirittura 3 istituti per un numero complessivo di circa 1300 studenti.
Per scongiurare la perdita definitiva dell’autonomia dell’ITIS, a metà settembre 2012, , il consiglio comunale di Pratola Peligna approva, con voto unanime, un ordine del giorno con cui si propone l’istituzione di un polo unico che accorpi l’ITIS e i suoi 297 studenti, al “G. Tedeschi” e i suoi 650 alunni, il cosiddetto omnicomprensivo. Infatti nessuno assicura che, più avanti, se l’omnicomprensivo non viene approvato( come poi si è verificato) i bienni dell’itis, o addirittura la sede stessa, non siano spostati a Sulmona o che il comprensivo “Tedeschi” venga accorpato a quello di Raiano, che prevarrebbe perché comprendente scuole di paesi montani.
Tuttavia tale proposta non trova d’accordo il collegio docenti della scuola superiore pratolana, deciso a non accorparsi al “G. Tedeschi”, per rimanere insieme all’ITCG.
Infatti, in un documento firmato dalla quasi totalità del personale scolastico, vengono sollevati problemi tecnici che il realizzarsi dell’omnicomprensivo avrebbe comportato “ l’esclusione dell’itis dalla rete didattico-progettuale, l’impoverimento dell’offerta formativa e di conseguenza l’inesorabile declino della popolazione scolastica”. Voci non ufficiali dicono che il pericolo sarebbe stato quello di vedere la richiesta e la quasi sicura approvazione di nuovi indirizzi specialistici (informatica) da parte dell’ITCG, che avrebbe tolto ulteriori studenti all’ITIS.
Ma il comune, pensando che un paese come Pratola di 8000 abitanti, secondo della valle, il quinto dell’intera provincia, con tre scuole( ITIS, sede distaccata dell’IPSA e il comprensivo) non potesse perdere una dirigenza scolastica, decide di proseguire per la propria strada ponendo in primo piano il proprio territorio e la salvaguardia di una delle sue risorse. “La proposta approvata all’unanimità dal nostro consiglio comunale e trasmessa all’amministrazione provinciale per promuovere l’istituzione di un istituto omnicomprensivo non costituisce alcun ostacolo né nocumento alle ipotesi di dimensionamento degli istituti scolastici di Sulmona da dove”, spiega il sindaco Antonio De Crescentiis, “Continuiamo a registrare segnali del tutto contrari all’idea di Città-Territorio che spesso viene “agitata” ma mai messa in pratica. La nostra proposta, che non comporta alcuna presidenza in più e quindi nessun costo aggiuntivo, intende solo garantire alla comunità di Pratola Peligna la presenza anche negli anni a venire delle istituzioni scolastiche presenti nel nostro comune.”
Tutto questo per arrivare al 31 dicembre 2012, alla sonora bocciatura della proposta che, qualsiasi sia la scuola di pensiero in merito, aveva dei punti di forza oggettivi.
Si poteva garantire, con l’omnicomprensivo, l’esistenza sia dell’ITIS che del “Tedeschi”, anche per gli anni a venire. L’unica certezza ora è che Pratola è stata sconfitta e potrebbe perdere definitivamente una delle sue risorse.



Mattia Tedeschi

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