Ci sono luoghi del mondo dove un Albero
è sacro, dove viene venerato come una Divinità perché quell'albero rappresenta
l'ultimo esemplare vegetale nel bel mezzo di un deserto!
Se noi sapessimo come sono importanti
gli alberi!
Gli alberi determinano la vita di un
ecosistema, il mantenimento del clima, hanno un ruolo insostituibile a
livello biologico ed economico: contribuiscono alla tutela della biodiversità,
svolgono un ruolo fondamentale nella conservazione delle acque e del suolo
(difesa da frane ed erosioni), forniscono innumerevoli prodotti non solo
legnosi e cibo a centinaia di milioni di persone, sono tra i principali
serbatoi di assorbimento del carbonio. Gli alberi sono utili anche dopo la loro
vita: nelle viscere del sottosuolo si trasformano in carbone, in gas, in
petrolio... in risorse preziose per gli uomini.
Purtroppo l'Abruzzo, nonostante i suoi
Parchi e nonostante la denominazione di Regione Verde d'Europa, non vanta il
primato di presenza di alberi per ettaro di territorio (primato che va alla
regione Emilia, seguita da Umbria e Marche).
Questo perché nei secoli scorsi la
deforestazione è stata l'ultima risorsa per sopravvivere: "Andavamo a fare
i fasci di legna in montagna" ci dicevano i nostri nonni. Guardando ampie
parti del nostro territorio ci rendiamo conto che senza vegetazione il terreno
non è stato trattenuto. Le acque piovane lo hanno trascinato giù dalle pendici
fino al mare. Quello che è rimasto non è coltivabile perché troppo in
altitudine e spesso è franato lasciando delle erosioni aperte alla vista
perpetua!
La Forestazione dell'Abruzzo deve essere
prioritaria. Bisogna continuare a piantare alberi in maniera mirata e con
l'ausilio degli organi competenti, ma senza mollare.
Oltre alla montagna pensiamo a
recuperare vaste aree di terreni incolti e abbandonati. Le aree industriali
dismesse. Le discariche non più utilizzate. Tutti i luoghi del NON SENSO (che
sono state depauperate negli anni passati e ora non vi è più nulla)
Tutta la materia vivente è collegata,
acqua, aria, sole e alberi: un metro cubo di una foresta di latifoglie può
contenere fino a 100 chilometri di radici arboree. La loro presenza crea un
sistema di drenaggio finemente ramificato, utilizzato dalle precipitazioni per
infiltrarsi facilmente in profondità. Oltre il 50 per cento del volume dello
strato superiore del suolo è costituito da pori colmi d'acqua e di aria.
Analogamente a una spugna molto assorbente, questo sistema trattiene in un
bosco di latifoglie fino a due milioni di litri d'acqua per ettaro. Il solo
strato superiore di dieci centimetri di suolo forestale capta fino a 50 litri
di acqua piovana per metro quadrato. L'acqua eccedente non utilizzata dagli
alberi filtra lentamente nelle acque sotterranee. Per questo motivo, numerose
sorgenti forestali zampillano anche dopo un lungo periodo di siccità.
Le acque sotterranee forestali hanno per
lo più un esiguo tenore di nitrati e di cloruri, sono pressoché esenti da
pesticidi, contengono poche sostanze intorbidanti e sono praticamente prive di
batteri.
Pensiamo al nostro futuro. Tra qualche
anno chi avrà l'acqua avrà un tesoro. Creiamo le condizioni per proteggere
questo bene prezioso. Pensiamo alla forestazione come risorsa.
Il Comune di Pratola era ricchissimo di
Alberi e in parte lo è ancora(specie per la nostra parte orientale della
montagna). Ci sono zone del contado che venivano chiamate Foresta, Boschetto,
vantiamo angoli con alberi secolari e sotto il cui suolo riaffiorano le acque
sorgive.
Partiamo dalle scuole per educare le
giovani generazioni. Eliminiamo questa barbarie del taglio libero di alberi a
primavera e in autunno.
Chiediamo alla Comunità Europea un piano
straordinario per la forestazione e mettiamo in campo tutte le misure fattibili
per l'impiego dei disoccupati in questo settore, che ogni giorno diventa
essenziale per il futuro.
Segnaliamo i piromani perché sono assassini
al pari di chi commette omicidi!
Tommaso
liberatore
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