Dopo averci scherzato su con il carro
di Carnevale organizzato dalla nostra associazione, adesso è tempo di
cominciare a fare sul serio. Ebbene sì, tre mesi scarsi e poi sarà già tempo di
Mondiali. Un evento attesissimo, probabilmente la competizione più coinvolgente
ed emozionante, capace come nessuna di cancellare le rivalità di club e unire
tutti attorno ad un’unica maglia, quella azzurra nel nostro caso. Per questo,
abbiamo ideato una rubrica denominata “Waiting
for Brasil…”, all’interno della quale vi daremo un’ampia panoramica delle
squadre qualificate dividendole a seconda dei gironi. Andremo ad analizzare le
rose, le aspettative e le possibili sorprese che ci attendono nella rassegna
brasiliana. In questa prima puntata, partiamo dai primi tre gironi di
qualificazione.
GIRONE
A (tra parentesi la
posizione nel Ranking FIFA):
E’ il raggruppamento che ospita i
padroni di casa del Brasile (9°), che non dovrebbero avere grossi problemi nel
qualificarsi agli ottavi, visto che avversari come Croazia (16°), Camerun
(46°). e Messico (21°) non incutono certo grossi timori.
BRASILE
– Sono i favoriti per
tante ragioni. Oltre ad essere il Paese ospitante, ed avere dunque tutto il
pubblico dalla propria parte, sembrano avere la rosa adatta per salire sul
tetto del mondo. La difesa è blindata da gente come Thiago Silva, David Luiz e
Dante, con Dani Alves e Marcelo a dare velocità alle fasce. Dalla cintola in
su, calciatori del calibro di Oscar, Lucas e Paulinho posso regalare quel brio
e quell’imprevedibilità che può risultare letale, mentre in avanti tutti
attendono la consacrazione di Neymar, più maturo dopo un anno in Europa. A
tutto ciò aggiungete il fatto che hanno vinto la scorsa estate la
Confederations strapazzando la Spagna, e che non vincono il Mondiale da 12 anni,
mescolate il tutto e capirete perché questo potrebbe essere l’anno dei verdeoro
CROAZIA
– Non hanno il favore
dei pronostici, ma si sono sempre ben comportati in campo internazionale. Un
mix di gioventù ed esperienza per mister Niko Kovac, che può contare su
elementi come Srna, Modric, Mandzukic e Rakitic oltre agli “italiani” Vrsaljko
e Kovacic. Nella lotta al secondo posto partono un pelino davanti agli altri
CAMERUN
– Sulla carta la rosa
non è malvagia, potendo annoverare tra le proprie fila N’Koulou (richiestissimo
dalle big italiane), Chedjou e Assou-Ekotto in difesa, e l’esperienza di Song
in mediana. Tutto, ovviamente, dipenderà dalla grinta e dai gol di Samuel
Eto’o, l’unico davvero in grado di far fare il salto di qualità a questa
squadra
MESSICO
– Appaiono i meno
quotati del girone, con una rosa non buonissima fatta per la maggior parte da
calciatori militanti nel campionato messicano. Poca esperienza internazionale
dunque, e una tattica di fondo: palla lunga a Chicharito Hernandez e preghierina
al cielo, nonostante la punta non stia attraversando una grande annata allo
United
CHI
PASSA: Brasile e
Croazia
GIRONE
B:
Girone di non facile lettura, con due
armate come Spagna (1°) e Olanda (10°) messe al cospetto di Cile (14°) ed
Australia (53°).
SPAGNA
– Sono i campioni in
carica e il loro ciclo non dà segnali di cedimento. Giocano ormai lo stesso
calcio da tanti anni, ma in pochissimi hanno capito come fare per fermarli. La
recente amichevole contro l’Italia è stata una conferma in questo senso, e
quando puoi contare su una truppa ampia e di qualità di questo tipo è tutto più
semplice. Basta vedere il ruolo di portiere, conteso da tre fuoriclasse come
Casillas, Valdes e Pepe Reina. In mezzo al campo poi, ai soliti Piquè, Ramos,
Xavi, Iniesta, Xabi Alonso, Fabregas ecc… si aggiunge la novità Diego Costa,
che garantisce quei centimetri che mancavano agli spagnoli in fase offensiva.
L’occasione per il bis mondiale è forte, e state certi che la truppa di Del
Bosque farà di tutto per centrare l’obiettivo
OLANDA
- L’eterna
incompiuta. Arriva ai grandi appuntamenti con enormi aspettative, salvo poi
raccogliere delusioni su delusioni. La gioia della vittoria nell’Europeo del
1988 resta l’unica gemma in un palmares troppo deficitario, con la sconfitta
nella finale mondiale di 4 anni fa che brucia ancora. Gli oranje ci riproveranno in questa edizione, nonostante una difesa
non affidabilissima e la recente perdita di Kevin Strootman. Gli assi nella
manica? Snejder, Robben e Van Persie, ai quali si unisce il fiuto del gol di
Huntelaar e l’esperienza di Dirk Kuyt e Van Der Vaart.
CILE
– Può rappresentare
una delle grandi sorprese del torneo. E’ una squadra veloce ed imprevedibile,
che fa della rapidità la sua arma migliore. Gli elementi di spicco li troviamo
dalla mediana in su, e rispondono al nome di Arturo Vidal, Mati Fernandez,
Isla, Edu Vargas, Alexis Sanchez e Mauricio Pinilla. Un pezzo d’Italia dunque
trapiantato nel cuore della Roja
AUSTRALIA
– La Nazionale dei
canguri è in una fase di transizione. Non è certo ai livelli del 2006, quando
fece tremare l’Italia agli ottavi di finale, ed in effetti dando uno sguardo
alla rosa nomi importanti non se ne trovano. E se il calciatore più costoso
(fonte Transfermarkt.it) è il terzino 32enne Luke Wilkshire della Dinamo Mosca,
è facile capire che per i Socceroos le speranze di passare agli ottavi sono molto basse
CHI PASSA: Spagna e Olanda
GIRONE C:
Molto più
equilibrato invece il gruppo C, che vede scontrarsi Colombia (5°), Costa D'Avorio (23°), Grecia
(12°) e Giappone (50°).
COLOMBIA
– Altra outsider
terribile, che dovrebbe agevolmente vincere il proprio raggruppamento. Sarà la
classica mina vagante della competizione, che cercherà di confermare i
progressivi miglioramenti mostrati durante le ultime annate e di migliorare il
raggiungimento degli ottavi di finale, ad oggi il miglior risultato di sempre
raggiunto nel ‘90. Tantissimi gli “italiani” che difenderanno la maglia dei Cafeteros : Yepes, Zapata, Armero, Guarin, Cuadrado,
Ibarbo e Muriel. E’ innegabile però che la quasi certa assenza di Radamel
Falcao toglie tantissimo alla squadra di Pèkerman
COSTA D’AVORIO – Squadra da prendere con le
molle. Alla terza partecipazione ad un Mondiale, ha la concreta opportunità di
qualificarsi per la prima volta nella sua storia alla fase ad eliminazione
diretta. Sotto la sapiente guida dell’ex mediano di Parma e Inter Lamouchi, gli
Elefanti possono dire la loro grazie ai fratelli Tourè, al ritrovato
Gervinho, all’ex Chelsea Kalou e soprattutto a Didier Drogba, le cui spalle
dovranno reggere l’intero peso offensivo della truppa africana
GRECIA – Si contenderà il secondo posto con la Costa
D’Avorio. Alla terza partecipazione così come gli africani, presentano una rosa
discreta e praticante un calcio in netta ascesa, come dimostrano anche gli
ottimi risultati dell’Olympiakos in Champions League. Non saranno la sorpresa
come avvenuto all’Europeo del 2004, ma hanno comunque buone individualità
sparse in tutte le zone del campo: Sokratis e Torosidis dietro; i bolognesi
Kone e Lazaros, il genoano Fetfatzidis e l’eterno Karagounis a centrocampo;
Samaras e bomber Mitroglu in avanti
GIAPPONE – La formazione allenata dal
nostro Zaccheroni parte come fanalino di coda del girone. Ha dimostrato tutti i
propri limiti già l’estate scorsa durante la Confederations Cup, quando arrivò
ultima nel girone dell’Italia battuta anche dal non irresistibile Messico, e
non sembra poter fare molto meglio stavolta. Capitan Nagatomo, Honda, Kagawa ed
Okazaki gli uomini chiamati a far fare il salto di qualità ai Samurai.
Luigi Polce
Nessun commento :
Posta un commento