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22 feb 2013

Cinema


Ciao ragazzi. E’ arrivato febbraio e con esso San Valentino, il Carnevale, Sanremo e persino le elezioni. Mamma quanta roba in un mese così breve: ci sarà spazio per un film???

<<Se è vero, tutto il mondo vorrà esserci>>
ZERO DARK THIRTY
Dalla regista di “The Hurt Locker”, immeritato, a mio parere, miglior film agli Oscar del 2010, questo film rappresenta la cronaca investigativa dei dieci anni che hanno portato alla cattura di Osama Bin Laden. Il film si apre con uno sfondo nero e le strazianti registrazioni (reali) dell’11 Settembre delle persone a bordo degli aerei e nelle torri, per poi introdurre la protagonista, Maya, agente CIA, inviata in Pakistan per le ricerche del più famoso terrorista moderno. La narrazione lenta e funerea, intervallata da alcuni momenti più adrenalinici e violenti, si concluderà con l’uccisione del leader  di Al Quaeda il 2 Maggio del 2011. Che crediate o meno a questa storia, poco importa, perché è davvero un bel film che affronta diversi temi: dai dubbi metodi spionistici utilizzati per estorcere informazioni (torture), alla diffusa misoginia che caratterizza gli ambienti militari ( e non solo), fino all’importanza della tenacia e della risolutezza per il raggiungimento degli obiettivi. Ad avvalorare il film è sicuramente la perfetta interpretazione di Jessica Chastain, in forte odore di Oscar.

<<Lei convincerebbe un cane a dimenarsi al posto della coda?>>  
SESSO & POTERE
Al di là del titolo italiano fortemente banale e riduttivo (in inglese “Wag The Dog”, trovo questo film incredibilmente geniale e divertente. Interpretato da due mostri sacri del cinema, Robert De Niro e Dustin Hoffmann, affronta il tema della manipolazione dell’opinione pubblica attraverso i mass media. E’ un film tanto verosimile quanto profetico (poco tempo dopo si avrà infatti il “Sexgate”). A poche settimane dalle elezioni presidenziali USA, il presidente uscente è coinvolto in uno scandalo sessuale: come rimediare al disastro? Semplice, chiamare un “professore-non -si-sa-di-che-cosa aggiusta tutto”. Si coinvolge un produttore cinematografico e si inventa una finta guerra contro l’Albania per deviare l’attenzione. E’ una pellicola che fa riflettere sì, ma soprattutto morire dal ridere. Per chi vuole dedicarsi a una visione più impegnativa relativa a questo tema, consiglio “Quinto Potere” di Sidney Lumet (1976).

<<Perché io e quelli che amo scegliamo persone che ci trattano come fossimo nulla?>>
<<Accettiamo l’amore che pensiamo di meritarci>>   
NOI SIAMO INFINITO
Tratto dal romanzo “Ragazzo da parete” di Stephen Chbosky (che è anche il regista) il film affronta una serie di tematiche “adolescenziali” con una sincerità e tenerezza raramente riscontrabili in altre pellicole di questo filone, a tal punto da creare un forte legame emotivo con lo spettatore, che è portato a ricordare tutti i momenti di quell’età, belli e brutti che siano. Charlie, adolescente timido, insicuro e molto intelligente, ha alle spalle due eventi drammatici che hanno segnato profondamente la sua esistenza. Lui, infatti, non si è mai aperto al mondo fino all’incontro con Sam e Patrick, due bizzarri fratellastri che lo faranno sentire per la prima volta vivo. Il film alterna momenti fortemente drammatici a momenti molto più leggeri e divertenti, ma ciò che colpisce è lo sguardo angelico e malinconico di Charlie che lascia presagire qualcosa di più oscuro. Al di là di tutte le tematiche toccate, la bellezza del film sta nel mostrare l’amore in tutte le sue forme: quanto dolore se dato nel modo sbagliato, quanto possa essere meraviglioso e puro e quanto possa essere forte da creare un legame indissolubile. Non ho altre parole per descrivere quanto mi sia piaciuto questo film (e anche il libro), quanto abbia adorato l’interpretazione degli attori e soprattutto quella di Ezra Miller (Patrick) e quanto abbia osannato l’intera colonna sonora (The Smiths e David Bowie). Consiglio, se possibile, di vederlo in inglese perché è davvero superiore.

Ilaria Presutti

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