Ebanista, "organaro", pittore,
scultore e insegnante. Uno "sporcatele" (come ci ha detto lui!) che dice
di non saper disegnare per non sentirsi arrivato e continuare la sua sfida. Spesso
citato da altri artisti intervistati nella nostra sezione d'arte di PARLE SERIE.
Vi presentiamo il nostro incontro con Ezio Zavarella.
Il contatto con l'arte viene scaturito dalla realtà sociale, lui stesso dice:"non
avevo la possibilità di fare le scuole medie e per i poverelli l'unica opportunità
era quella di fare le scuole d'arte e artigiani".
Inizia quindi la sua carriera artistica come ebanista e contemporaneamente la sua formazione accademica, dalla quale sarà difficile scaricarsi e coinvolgerà l'artista per tutta la sua vita:"ho iniziato da pittore accademico per diventare artista".
Numerose le fasi artistiche: dai paesaggi ascendenti, un mix perfetto di metafisica e futurismo nei quali la linea di orizzonte da assente, si stringe sempre di più fino a formare una netta distinzione tra terra, paesaggio è cielo del ciclo "FAVELAS"; Il ciclo dell'UOVO: "se non soffri non c'é più soddisfazione. Mi ripetevo, ripetevo e ho cercato l'essenziale"; Fino agli SKYLINE: l'essenziale é netto e visibile e sembra che, definitivamente, il paesaggio del ciclo FAVELAS si sia ristretto tanto da diventare la semplice linea dell'orizzonte dove, delicatamente, siede il soggetto dell'opera.
Inizia quindi la sua carriera artistica come ebanista e contemporaneamente la sua formazione accademica, dalla quale sarà difficile scaricarsi e coinvolgerà l'artista per tutta la sua vita:"ho iniziato da pittore accademico per diventare artista".
Numerose le fasi artistiche: dai paesaggi ascendenti, un mix perfetto di metafisica e futurismo nei quali la linea di orizzonte da assente, si stringe sempre di più fino a formare una netta distinzione tra terra, paesaggio è cielo del ciclo "FAVELAS"; Il ciclo dell'UOVO: "se non soffri non c'é più soddisfazione. Mi ripetevo, ripetevo e ho cercato l'essenziale"; Fino agli SKYLINE: l'essenziale é netto e visibile e sembra che, definitivamente, il paesaggio del ciclo FAVELAS si sia ristretto tanto da diventare la semplice linea dell'orizzonte dove, delicatamente, siede il soggetto dell'opera.
In tutto si nota un fortissimo
coinvolgimento emotivo dell' artista, a partire dalla tecnica scelta come
definitiva: lo spazzolato senza solventi. Il segno é netto e sempre sovrapposto
ad un altro, i colori si fondono creando trasparenze e toni irripetibili
volontariamente, sembra quasi che, anziché riprodurre la realtà, l'artista
cerchi di salvarla e analizzarla, selezionarla e osservarla nell'intimo. É qui
il suo successo: finalmente smette di osservare e riprodurre la realtà in
maniera accademica per svelarci la sua visione, un gioco di
"concreto-astratto" dove la sofferenza che lui cerca, per essere
soddisfatto dell'opera, viene trasmessa appieno: "l'artista, dopo aver
lavorato, deve sentirsi stanco ed eccitato, qualche volta felice, quasi sempre
insoddisfatto".
Ovviamente numerose le partecipazioni a contemporanee ed estemporanee ed i premi vinti, uno su tutti il 1° premio all'Expo Peinture Chemionots 1998. Altrettanto numerosi gli artisti locali passati dal suo atelier ( ad esempio Silvio Formichetti, Matteo Bultrini, Bruno Santarelli, ecc.) per le "serate pittoriche" che riempivano le menti ed i cuori di arte in spente serate paesane...e chissà quanti altri un giorno diranno di essersi avvicinati all'arte grazie al loro professore...."Insegnare arte é complesso...io mi limito a dare nozioni tecniche è ad insegnare ad osservare la realtà. Qui termina il lavoro dell'insegnante. Da qui deve partire l'estro. Io dó la grammatica, da lì parte il tema..."
Ovviamente numerose le partecipazioni a contemporanee ed estemporanee ed i premi vinti, uno su tutti il 1° premio all'Expo Peinture Chemionots 1998. Altrettanto numerosi gli artisti locali passati dal suo atelier ( ad esempio Silvio Formichetti, Matteo Bultrini, Bruno Santarelli, ecc.) per le "serate pittoriche" che riempivano le menti ed i cuori di arte in spente serate paesane...e chissà quanti altri un giorno diranno di essersi avvicinati all'arte grazie al loro professore...."Insegnare arte é complesso...io mi limito a dare nozioni tecniche è ad insegnare ad osservare la realtà. Qui termina il lavoro dell'insegnante. Da qui deve partire l'estro. Io dó la grammatica, da lì parte il tema..."
Mostre personali:
1977 – Palazzo Comunale di Pratola
Peligna (Aq); 1985 – Galleria d'Arte "L'occhio" di Popoli (Pe); 1988
– Castelvecchio Subequo (Aq); 1991 - L'Aquila; 1993 – "Tracciare rintracciando"
San Benedetto in Perillis; 1998 – Antologia artistica, Vittorito (Aq); 1999
Comune vecchio di Pratola Peligna (Aq); 2008 "Casa Michetti" Tocco da
casauria (Aq).
Mostre collettive e concorsi:
1978 – Mostra nazionale contemporanea
Pratola Peligna (Aq); 1978 - Mostra nazionale Castel di Sangro (Aq); 1980 –
Mostra nazionale "Premio Sulmona" (medaglia d'argento); 1981 –
"Premio Emigrazione" Pratola Peligna (primo classificato sezione
grafica); 1982 – Mostra collettiva Sanbuceto (Pe); 1983 – Secondo concorso
nazionale di pittura e grafica "Pennello d'oro" Popoli (Pe); 1983 -
Mostra collettiva "Galleria Alfieri" Pomezia (Roma); 1985 – Rassegna
internazionale di arte contemporanea "Premio Sulmona"; 1986 –
Concorso estemporaneo Pratola Peligna (Aq); 1989 – "Arte Abruzzo
90/91" Pratola Peligna (Aq); 1990 – Premio Civitella Roveto (Aq); 1992 –
"Pittori Abruzzesi in Umbria" città di Assisi e di Santa Maria degli
Angeli (Pg); 1993 – Collettiva palazzo comunale di Pratola Peligna (Aq); Collettiva
del comune di Sulmona (Aq); dal 1992 al 2000 – Rassegna dei pittori peligni
presso il palazzo castellato di Castelvecchio Subequo; 1996 – Concorso
estemporaneo nel comune di Corvara (Aq) (primo classificato); 1996/97/98 –
Collettiva del comune di Fossa "Spazio Arte – Riscontri nell'universo
dell'arte contemporanea";1997 Concorso Intercral di Pescara (primo
classificato); 1998 – Premio di pittura "La portella" Carsoli (Aq);
1998 - Concorso Intercral di Pescara
(secondo classificato); 1998 Concorso internazionale "Expo Peinture
Cheminonts" Digione (Francia) (primo classificato); 1999 – Concorso
Intercral di Pescara (primo classificato); 2000 – Premio di pittura
"L'aquila d'oro": L'Abruzzo e il suo territorio di L'Aquila (primo
classificato); Prossima nel 2014 – Collettiva Museo di Rivisondoli.
Hanno scritto del suo lavoro: Carlo
Fabrizi Carli, Emiliano Splendore, Maria Cristina Ricciardi, Marcello Lucci,
Maurizio Vitiello, Vincenzo Pizzoferrato, Matteo Bultrini, Giovanni Zavarella
ed altri.
Valentina Giancola e Luca BaraBBa
Colaiacovo
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