Dopo esservi cimentati nella
lettura e, spero, nell'analisi delle poesie presentate in questo numero, adesso
passiamo alla letteratura ricordando innanzitutto la recente uscita del libro
“Io sono Mia” della giovane scrittrice nostrana Martina Santangelo che sta
avendo già un grande riscontro di vendite.
Questo mese Luigi Di Loreto vi
presenterà un grande scrittore francese contemporaneo, Daniel Pennac,
introducendovi al ciclo di Malaussène per spronare tutti ad una buona e
svagante lettura transalpina.
Daniel Pennac – Il Ciclo di
Malaussène
Partorito dalla fervida
immaginazione di Daniel Pennac, il ciclo di Malaussène è una serie di cinque
romanzi (Il paradiso degli orchi, La fata carabina, La prosivendola, Signor
Malaussene e La passione secondo Therese) che disegna la storia di Benjamin
Malaussène, professione "Capro Espiatorio", e della sua stravagante
famiglia.
Una tribù composta da una madre
sentimentalmente girovaga, fratellini geniali e fuorilegge, sorelle dolci e
sensitive, una zia maschio protettrice di vecchi e travestiti brasiliani, una
zia giornalista sexy ed aspirante amante, un cane epilettico e naturalmente
.... l'uomo costretto a fare da capro espiatorio per "mantenere" i
suoi cari.
Le avventure di Malaussene
corrono tra attentati in un Centro Commerciale, moderni Orchi buoni e cattivi,
anziani consumatori di stupefacenti, assassini di vecchiette armate di P38,
regine editoriali, distruzioni di cinema, figli in arrivo, matrimoni con
benefattori di sangue blu, delusioni e tanta vita quotidiana, surreale ma
quotidiana.
Il solco dei romanzi si dipana,
senza soluzione di continuità, tra ambientazioni
poliziesche, sentimental e noir mantenendo una sottile vena ironica, a
tratti onirica.
La scrittura di Pennac agisce su
diversi piani che si compenetrano e riconducono ad unità solo nelle battute
finali. Tutto il ciclo segue una sorta di geniale crescita delle esperienze
della tribù arrivando sino al parossismo dei sensi e degli accadimenti che
ruotano in maniera, a volte confusa, sulla figura ontologica del capro
espiatorio che più che un lavoro appare come una vera e propria missione di
vita ... "un simbolo".
Teatro delle avventure la Parigi
dei sobborghi e dell'alienazione, quella Belleville che vedrete crescere,
respirare e morire sotto i colpi della modernità.
Non leggete i romanzi alla
rinfusa ... leggeteli in ordine cronologico perché rappresentano cinque storie
autonome ma uniche nella loro linea temporale.
Luigi Di
Loreto
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