Trattando
sempre delle problematiche inerenti l’inquinamento ambientale e le sue
ripercussioni sulla salute umana, animale e vegetale, vogliamo parlare questo
mese di un’ interessante convegno
svoltosi proprio in Valle Peligna, a Sulmona, nei giorni 11 e 12 di Aprile, dal
titolo :” Professione, ambiente, salute e sviluppo : l’inquinamento della
catena alimentare “, organizzato dall’ Ordine dei Medici della Provincia dell’
Aquila e dalla Federazione Nazionale dei Medici e degli Odontoiatri con il
patrocinio del Comune di Sulmona . Il meeting ha rappresentato una proficua
occasione per affrontare, sotto un profilo non solo scientifico ma anche
sociale ed economico , la tematica dell’inquinamento ambientale, inserita questa
volta all’interno di un contesto molto più ampio che vede il coinvolgimento di
varie figure professionali, a partire dal medico chirurgo , passando per il
medico veterinario, agronomo e biologo,
e terminando con il chimico e il fisico, tutti impegnati, in vario modo nella
tutela dell’ambiente e della salute umana e non solo.
Dalle relazioni, tra
l’altro di alto profilo, si è evinto infatti che la diffusione a tutti i
livelli di inquinanti di tipo chimico e fisico diventa inevitabilmente
contaminazione della vita animale e vegetale in una catena, quella alimentare,
che coinvolge tutti gli esseri viventi. Ne deriva che l’impegno unanime nella
tutela dell’ambiente costituisce un elemento indispensabile per una prevenzione
efficace, con l’obiettivo di garantire ad esempio una sicurezza degli alimenti
che consumiamo (elemento di non poco conto nella salvaguardia della salute )
attraverso il monitoraggio costante delle
varie dinamiche ambientali all’interno delle quali è prodotto l’alimento
stesso. Nel convegno sono state anche analizzate le drammatiche conseguenze
derivanti dall’utilizzo scellerato di pesticidi in campo agricolo , e di
xenobiotici negli allevamenti che molto spesso contaminano il prodotto finale e
vengono introdotti nell’organismo umano e degli altri animali, portando a tutta
una serie di patologie : non solo tumori, ma anche patologie endocrine dello
sviluppo e neurodegeretive ed anche a molti rischi durante gravidanza correlati all’intossicazione da
metalli pesanti come il Piombo. Sulla base di queste informazioni e di queste
evidenze si è anche ipotizzato di contrastare la crisi economica, di cui il
nostro territorio sta risentendo in particolar modo, attraverso il sostegno e
lo sviluppo di attività produttive eco-sostenibili che sfruttino l’ambiente in
maniera razionale ed educata riducendo al minimo l’emissione di sostanze
inquinanti, magari concentrandosi sulla valorizzazione di prodotti tipici del territorio e puntando
più sulla qualità dell’alimento prodotto, piuttosto che sulla quantità. Un
aspetto quest’ultimo che potrebbe rivelarsi tutt’altro
che insensato, considerando la sempre maggiore sensibilità ed attenzione che la
società sta prestando agli effettivi rischi per la salute derivanti
dall’utilizzo di alimenti di dubbia provenienza e dall’esposizione protratta a
sostanze tossiche di qualsiasi natura. E’ pur vero che il cammino da seguire è
ancora lungo : ci troviamo infatti di fronte ad società si sensibile e attenta,
ma spesso non sufficientemente informata su queste tematiche. Da qui
l’importanza fondamentale delle varie figure professionali sopra menzionate (medici , biologi,
veterinari ). Sono proprio loro che infatti hanno il compito di proseguire
questa campagna di sensibilizzazione e soprattutto di informazione della popolazione
con l’auspicio di far sorgere in ognuno di noi una sana “coscienza
ambientalista “. Ulteriore nota positiva è stata che proprio la città di
Sulmona, in rappresentanza dell’intera vallata, abbia fatto da cornice a questo
convegno NAZIONALE, raccogliendo molto successo tra la cittadinanza e facendo
ben sperare per l’attuazione di politiche ambientali future in tal senso.
Valentini
Domenico
Stefano
Palermi
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