ANCHE LE NOSTRE MONTAGNE VORREBBERO UN ‘’UFOGEL’’

Il suo nome è Ufogel, mezzo ufo e mezzo uccello, dalla combinazione delle parole tedesche “UFO” e “Vogel”.
Il profumo del legno domina gli ambienti, mentre la grande finestra panoramica dà la sensazione di essere all’aria aperta. La costruzione con una superficie di 45 metri quadrati si rivela un vero miracolo degli spazi: al pian terreno si trova la cucina abitabile con un grande tavolo con sino ad 8 posti, a mezza altezza una galleria panoramica regala una vista mozzafiato sulle montagne.
Le scale conducono nel sotto tetto a volta dove si trova la zona notte per quattro persone e un bagno dove poter vivere l’esperienza unica di farsi una doccia ammirando il panorama.
Insomma un accogliente nido che evoca allo stesso tempo protezione e apertura.
E perché no? Sarebbe bello, magari con l’aiuto di fondi europei, per uno sviluppo sostenibile del turismo, che Ufogel atterrasse anche sulle nostre candide cime, che nulla hanno da invidiare alle ‘’cugine’’ Alpi, per attirare un maggior numero di turisti, magari in una rete diffusa, così da suggerire anche percorsi e tappe per ammirare le nostre meraviglie.
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